Il governo britannico ha riservato all'energia marina una parte consistente delle nuove aste rinnovabili, in apertura a dicembre
In Gran Bretagna si investe anche sull’energia delle maree
(Rinnovabili.it) – Non solo eolico, fotovoltaico e idroelettrico. Le nuove aste del Governo britannico spalancano le porte anche all’energia delle maree gallesi. Londra ha, infatti, deciso si stanziare per il comparto incentivi per 20 milioni di sterline, pari a circa 23,6 milioni di euro.
L’annuncio arriva in questi giorni dal Governo UK, impegnato a organizzare la crescita verde del Paese da qui al 2030. Le nuove risorse convoglieranno, a dicembre 2021, nel quarto round di assegnazione dei contratti per differenza (CfD), lo strumento finanziario con cui Londra sostiene le sue green energy. L’obiettivo è dedicare uno specifico contingente finanziario all’energia delle maree gallesi, dando alla nazione la possibilità di sviluppare la propria tecnologia, riducendone i costi in maniera simile a quanto già realizzato con l’eolico offshore.
“Sfruttare la potenza dei nostri mari è un passo fondamentale nella nostra transizione Net Zero entro il 2050”, ha commentato Simon Hart, Segretario di Stato per il Galles. “E sottolinea l’impegno del governo del Regno Unito a creare e proteggere posti di lavoro altamente qualificati mentre procede nella decarbonizzazione”.
Un mare di energia a km 0
D’altra parte il Galles con i suoi 1.200 km di costa e ampie risorse marine, rappresenta il luogo ideale dove mettere a frutto tale tecnologia. Secondo un progetto di mappatura lanciato dallo stesso Governo gallese, nelle acque dello Stato esisterebbe un potenziale da 6,4 GW legato allo sfruttamento delle onde e delle correnti di marea.
“Il Galles – ha aggiunto il ministro britannico dell’Energia, Greg Hands – ha una reale opportunità di essere in prima linea in un’importante industria emergente, con il nostro programma di aste […] che svolge un ruolo fondamentale”. Senza contare che l’energia delle maree ha il potenziale per essere una fonte di generazione elettrica molto affidabile, data la prevedibilità del fenomeno, e dunque ancora più allettante.
Come per tutti gli altri progetti rinnovabili, incentivati dal Governo UK tramite aste, anche gli impianti ad energia delle maree dovranno concordare un prezzo garantito, o prezzo di esercizio, per l’elettricità generata. Questo fungerà da sussidio nei primi tempi, aumentando il prezzo di mercato. Ma man mano che la tecnologia si svilupperà e il prezzo di esercizio tendere a scendere, i sussidi non saranno più necessari.