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Energia dalle onde: il progetto Opera dimezzerà i costi

Realizzato il primo dispositivo sperimentale: un boa da 30kW di potenza che permetterà una maggiore comprensione delle condizioni operative estreme

Energia dalle onde: il progetto Opera dimezzerà i costi

 

(Rinnovabili.it) – L’Europa conserva ancora una posizione da leader mondiale nel settore dell’energia dalle onde. Il comparto, sebbene acerbo, offre significative opportunità di lavoro associate allo sviluppo e alla distribuzione tecnologia. Ad oggi però i costi energetici associati agli impianti rimangono elevati rispetto alle produzioni energetiche più convenzionali. Questo perché l’esperienza in mare aperto, per comprendere appieno le sfide poste alle prestazioni e alla vita del dispositivo, è ancora limitata.

 

Per dare un nuovo impulso al settore e mantenere salda la leadership acquisita, in Europa nasce OPERA, progetto di ricerca che mira a tagliare i costi operativi dell’energia dalle onde del 50%. Il consorzio che sta conducendo il progetto, racchiude 12 realtà tra università e aziende. Insieme hanno già realizzato un nuovo dispositivo capace, per la prima volta, di ottenere dati operativi di alta qualità in mare aperto. Marmok-5, questo il nome dell’unità sviluppata da OPERA, è una grande boa galleggiante dotata di due turbine con una capacità nominale di 30 kW. Funziona sulla base del principio della colonna d’acqua oscillante: le onde catturate creano una colonna d’acqua all’interno della boa, che si muove sotto la spinta delle onde stesse come un pistone, comprimendo l’aria in una camera posta nella parte superiore del dispositivo.

Il sistema di monitoraggio associato, che fornisce una misura ad alta risoluzione delle tensioni di ormeggio e dei movimenti dell’unità, consentirà una maggiore comprensione delle condizioni operative estreme.

 

“Questo progetto dimostrativo collaborativo sull’energia dalle onde produrrà dei dati importanti che renderanno possibile la prossima fase, ossia la commercializzazione della produzione di energia dall’oceano, ha detto Lars Johanning, ricercatore principale per il progetto ed esperto in Tecnologia Oceanica al Penryn Campus dell’Università di Exeter in Cornovaglia. “L’iniziativa unisce delle idee nuove per affrontare dei criteri di progettazione fondamentali che consentono la realizzazione economica della generazione di energia dalle onde.” L’installazione è iniziata a ottobre, e una seconda fase di installazione della durata di 12 mesi è programmata per il 2017.