L’Istituto di Intelligenza Meccanica della Scuola Sant’Anna di Pisa partecipa al progetto europeo. Obiettivo: realizzare un sistema intelligente e scalabile per la produzione di energia marina
Energia dalle onde oceaniche, nuovo progetto modulare e smart
Creare un impianto intelligente e scalabile che si adatti alle mutevoli condizioni marine, continuando a funzionare anche se una parte del sistema subisce un guasto. Questa la missione del progetto di ricerca dal titolo “MODULAR ELECTRICAL GENERATOR PTO SYSTEM FOR WAVE – MEGA PTO WAVE”, iniziativa europea dedicata all’impiego dell’energia dalle onde oceaniche.
Selezionato per accedere ai fondi del programma Horizon, MEGA PTO Wave riunisce competenze provenienti da sette paesi europei con l’obiettivo di creare un generatore PTO (presa di forza) collegato a a catene di approvvigionamento sostenibili e in grado di accelerare la commercializzazione dell’energia del moto ondoso. Del consorzio fanno parte anche due realtà italiane: Cheros Srl e l’Istituto di Intelligenza Meccanica della Scuola Sant’Anna di Pisa. Ed è propria quest’ultima a far conoscere meglio l’iniziativa raccontando l’impresa partita ufficialmente a maggio 2024.
Gli obiettivi di MEGA PTO Wave
I partner avranno 48 mesi per realizzare un sistema capace di catturare grandi quantità di energia dalle onde oceaniche in modo prevedibile, economicamente vantaggioso e sostenibile.
Nel dettaglio MEGA PTO Wave metterà a punto un impianto scalabile, in grado di adattarsi a diversi siti di installazione e dunque a diverse condizioni marine. “La soluzione che conferisce queste caratteristiche utilizza macchine modulari combinate con ingranaggi magnetici e incorpora tecnologie elettriche ed elettroniche di potenza adattabili”, si legge nella nota stampa. “Tale modularità, unita alla progettazione di sistemi di controllo avanzati e basati su tecniche di Intelligenza Artificiale, darà vita a un sistema robusto, facile da produrre, trasportare, installare, manutenere, rimuovere e riciclare rispetto alle attuali alternative”.
Uno degli elementi identificativi del progetto sarà, infatti, la sua capacità continuare a funzionare anche in caso di guasto parziale. In questo contesto il gruppo di ricerca guidato da Marco Fontana dell’Istituto pisano adatterà al sistema una serie di meccanismi, strutture e materiali intelligenti sviluppati nel campo dell’energia marina e in grado di coniugare efficienza, leggerezza, flessibilità e adattabilità. Inoltre si occuperà di progettare il sistema di controllo, utilizzando tecniche di ottimizzazione e di “machine learning” per massimizzare la produzione e ridurre le possibilità di guasto del sistema.
Tecnologie di questo genere sono essenziali per aiutare l’Europa (e non solo) a decarbonizzare il sistema energetico entro il 2050. Ecco perché l’UE ha fissato, per la stessa data, il raggiungimento di una capacità in esercizio di 40 GW di energie oceaniche. E oggi l’Italia si prepara a sostenerle con il Decreto Fer 2, in cui è dedicato un contingente da 200 MW a supporto delle rinnovabili offshore (escluso l’eolico).