Rinnovabili • Rinnovabili •

Energia dalle onde: così Azura sta alimentando le Hawaii

E' entrato in funzione nelle Hawaii il primo impianto di produzione energetica da moto marino degli USA. Nonostante i soli 20 kW di potenza, sta già contribuendo al fabbisogno della rete

energia dalle onde Azura

 

(Rinnovabili.it) – Gli USA hanno cavalcato l’onda perfetta nel cammino verso un futuro di energia pulita. E’ di questi giorni la notizia del progetto per sfruttare l‘energia dalle onde nelle acque delle Hawaii. Qui infatti, la Innovations Northwest Energy in collaborazione con la Marina degli Stati Uniti, ha progettato, realizzato ed istallato un nuovo prototipo per la produzione di energia dal moto marino. Primo del suo genere in tutto il territorio stelle e strisce, l’impianto è già entrato in funzione, regalando il suo contributo alla rete di alimentazione hawaiana.

 

Azura, questo il nome con cui è stato battezzato il generatore, per ora è solo un prototipo: con una potenza di appena 20 kW infatti, servirà più che altro a segnare la strada e dimostrare la fattibilità economica di questa tecnologia. D’altra parte per una nazione in cui oltre 123 milioni di americani, ovvero il 39 per cento della popolazione totale, vive su o vicino alla costa , l’energia delle onde potrebbe costituire davvero un punto di svolta. Azura è stata collocata presso il Wave Energy Test Site della Marina a Kaneohe Bay, Oahu, ad una profondità di circa 30 metri. Il prototipo è costituito da un convertitore di 45 tonnellate, in grado di catturare l’energia dei movimenti delle onde sia dallo spostamento orizzontale che da quello verticale; un generatore a bordo trasforma l’energia cinetica in energia elettrica, che viene quindi trasferita alla rete tramite un cavo sottomarino.

 

L’impianto è entrato in funzione il mese scorso, dando energia alle famiglie del luogo. I ricercatori della University of Hawaii hanno recentemente confermato le sue prestazioni, sostenendo che si tratta della prima volta che una città degli Stati Uniti è sta ufficialmente alimentata, in parte, dalle onde. A seguito di ulteriori test sull’attuale sistema, la società e il Dipartimento americano dell’Energia (DOE) amplieranno la scala del progetto affinché entro il 2017 possa operare con grandi onde a 60-80 metri di profondità e raggiungere così la potenza di 1 megawatt.