Il sito, nel canale della Manica, è considerato quello con il maggior potenziale di energia dalle maree sfruttabile commercialmente
(Rinnovabili.it) – La Commissione europea ha approvato definitivamente il progetto francese di un impianto sperimentale per trarre energia dalle maree a Raz Blanchard, in Normandia. L’opera era stata annunciata da tempo, ma l’Ue aveva bloccato tutto per verificare che Parigi non avesse infranto le regole comunitarie concedendo un aiuto di stato indebito. Cade così l’ultima barriera per l’impianto, che dovrebbe vedere la luce nel 2018.
Raz Blanchard, affacciato sul canale della Manica, è considerato il sito con il maggior potenziale di energia dalle maree sfruttabile commercialmente, insieme alla baia di Fundy in Canada e le isole Orcadi scozzesi. L’impianto pilota – Normandie Energie PiloTe HYDrolien (NEPTHYD) – riceverà un contributo dallo stato per la realizzazione di 4 turbine che incorporano tecnologie innovative, tra cui navicelle rotanti, pale a beccheggio variabile e componenti elettronici sottomarini. Ciascuna delle turbine avrà una potenza nominale di 1,4 MW, tramite un prestito diretto. A gestirlo sarà una sussidiaria dell’azienda Engie per 20 anni.
Una prima gara d’appalto per il progetto era stata aperta alla fine del 2013 e prevedeva in origine la realizzazione di tre impianti, con una capacità complessiva di circa 80 MW e ognuno dotato di una decina di turbine idroelettriche. Avrebbe poi dovuto iniziare a immettere energia nella rete già nel 2015 e passare a una produzione su scala commerciale tra il 2020 e il 2025. Tempistica che non è stata rispettata e che è in fase di revisione.
Intanto il governo sembra sempre più deciso a puntare sulle rinnovabili marine. La ministra dell’Ambiente Ségolène Royal ha varato lo scorso aprile un provvedimento senza aspettare la pubblicazione della Programmazione pluriennale per l’energia (DPI) messa in consultazione. Il decreto punta in alto e fissa, tra gli altri, anche gli obiettivi al 2023 per le rinnovabili marine: in sette anni prevede di riuscire a installare 100 MW elettrici da ottenere con impianti di sfruttamento dell’energia dalle maree e dalle onde, oltre che tramite l’eolico galleggiante.