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Energia dal mare: la Cina costruisce tre nuovi impianti

Energia dal mare la Cina costruisce tre nuovi impianti_

 

(Rinnovabili.it) – La Cina investe in energia dal mare in tre province, scommettendo su una tecnologia ancora in fase di sviluppo ma con ampi margini di crescita. Il governo ha deciso infatti di realizzare tre nuovi impianti per la produzione elettricità nelle aree costiere dello Shandong, dello Zhejiang e del Guangdong. Le nuove installazioni, ciascuna con specifiche caratteristiche, serviranno come terreno di prova per la generazione di energia dall’oceano e sosterranno lo sviluppo dell’industria nel settore. Ne è convinto il vice direttore del Centro nazionale di tecnologia marina dell’Amministrazione di Stato degli Oceani, Xia Dengwen.

 

Ogni sito avrà una funzione diversa: l’impianto che verrà costruito nello Shandong, presso il porto di Weihai, servirà come prototipo per la produzione di energia da acque basse. Nello Zhejiang, invece, e precisamente sulle isole Zhoushan, i test si concentreranno in particolare sulla generazione di corrente dalle maree. Nell’ultimo caso, a Wanshan, nel Guangdong, verrà messo in funzione un impianto utile a testare la possibilità di produzione energetica dalle onde. La Cina ha un potenziale di sviluppo di energia dal mare pari a 650 milioni di chilowattora, e la crescita in questo settore è vista come una possibilità concreta di ridurre il rischio di carenza di energia elettrica lungo le aree costiere, ha scritto il quotidiano China Daily.

 

Energia dal mare la Cina costruisce tre nuovi impiantiNon è la prima volta che Pechino tenta la strada dell’energia dal mare. Il governo aveva già avviato, senza successo, progetti nel settore negli anni Sessanta e negli anni Settanta, ma solo di recente è stato fatto qualche passo avanti. Determinante è stata la creazione, nel 2010, di un fondo per lo sviluppo di energia dagli oceani, che finora ha permesso di investire 1 miliardo di yuan (circa 160 milioni di dollari) in 96 programmi per impianti di generazione energetica di questo tipo. In proporzione agli stanziamenti dell’Unione Europea, il budget messo a disposizione dalla Cina è minore: il Vecchio continente, al momento, ha stanziato oltre 800 milioni di dollari.

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