(Rinnovabili.it) – Meno dipendenti dall’energia estera, e sempre più verdi sul fronte elettrico: questo il quadro che emerge dalla Relazione sulla “Situazione energetica nazionale nel 2014”, pubblicata sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, Il documento fornisce il quadro informativo necessario per il monitoraggio e l’avvio dell’aggiornamento della Strategia Energetica Nazionale (SEN) approvata nel 2013 e illustra in maniera sintetica l’andamento del settore energetico. Andamento che, come conferma lo stesso MISE è sempre più orientato all’efficienza e all’indipendenza dalla fonti estere. Come non dare il merito alle energie rinnovabili che oggi coprono oltre un quinto della produzione primaria richiesta? L’energia da fonti rinnovabili rappresenta la prima fonte di generazione elettrica (43% della produzione nazionale lorda), mentre l’incidenza sul consumo interno lordo di elettricità (al netto dei pompaggi) ha raggiunto il 36,8%.
Altro dato degno di nota quello del fabbisogno energetico complessivo che nel 2014 si è ridotto del 3,8% raggiungendo il livello più basso degli ultimi 18 anni; la contrazione del PIL (-0,4%) però – scrivono gli autori – spiega solo in parte questo calo indicando “una ricomposizione tra settori produttivi e un incremento dell’efficienza segnalato sia dal calo dell’intensità energetica complessiva, che si è attestata sui valori più bassi registrati nell’ultimo quinquennio, sia dal miglioramento dell’indice ODEX (indice sintetico di misurazione dell’efficienza energetica) per l’intera economia italiana (migliorato nel 2013 del 13,4% rispetto al 1990)”.
La riduzione degli usi finali di energia (-4,6%) è stata generalizzata in tutti i settori e particolarmente acuta negli usi civili (famiglie e servizi pubblici e privati), che rimangono i maggiori consumatori di energia. Una ripresa si è registrata invece nel settore trasporti, dopo sette anni di contrazione.
Se sommiamo questi dati quello dello sviluppo delle rinnovabili il risultato è un’Italia che è riuscita a raggiungere gli obietti europei 2020 con ben 7 anni di anticipo.
Nel complesso la composizione percentuale delle fonti energetiche impiegate per la copertura della domanda nel 2014 è stata caratterizzata, rispetto al 2013, dalla sostanziale stabilità del petrolio (dal 33,7% al 34,4%) e dei combustibili solidi (dall’8,2% all’ 8,1%) e dalla diminuzione di quella del gas (dal 33,2% al 30,5%).