(Rinnovabili.it) – È ora all’esame dell’Aula del Senato il ddl di conversione in legge del decreto Milleproroghe 2017. Il provvedimento è stato licenziato oggi dalla Commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama con una lunga lista di emendamenti approvati. Tra le 96 modifiche convalidate, spuntano anche novità in tema energia, come la proroga degli acquisti agevolati per le case ad alta efficienza energetica. La misura è stata introdotta con la legge di Stabilità 2016 e contemplava per lo stesso anno una detrazione Irpef commisurata al 50 per cento dell’IVA dovuta sull’acquisto di abitazioni in classe energetica A o B, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo.
Lo scorso novembre il bonus era stato accolto nella Finanziaria 2017 solo come “raccomandazione” e inclusa anche nel modello 730/2017, ma senza che entrasse in vigore, in mancanza di una reale proroga. Per il Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, la nuova scadenza – fissata ora al 31 dicembre 2017 – costituisce un importante segnale di attenzione che va nella direzione di “promuovere una politica delle costruzioni orientata al rinnovo urbano con edifici di qualità”. “Con un minimo costo per l’erario – spiega Buia – il provvedimento consente, infatti, il raggiungimento di un duplice obiettivo: superare la ‘disparità di trattamento’ tra chi compra case energivore da privati rispetto a chi si rivolge al nuovo e riqualificato in chiave green e indirizzare la domanda verso un mercato immobiliare di qualità, che favorisca il risparmio sulla bolletta energetica nazionale.
Meno consenso si è guadagnata invece la modifica dell’articolo 3, comma 2, lettera b), del decreto-legge n. 210 del 2015, che dispone una nuova decorrenza della riforma tariffaria per i clienti diversi da quelli domestici. Riforma che obbligherebbe quest’ultimi a pagare gli oneri di sistema in bolletta nello stesso modo in cui pagano i costi di rete. La modifica introdotta opera un differimento dei termini, facendo slittare la riforma al 1° gennaio 2018. Il motivo? Per dare alle imprese energirvore più tempo per adeguarsi ai criteri. “Col Milleproroghe – commenta il senatore M5S Gianni Girotto – il Governo ribalta la decisione assunta del cosiddetto “taglia bollette”, spostando gli oneri dai consumi al prelievo dalla rete elettrica. Da oltre un anno i consumatori interessati, tra i quali gli operatori del settore produttivo industriale ed imprenditoriale, non conoscono il costo dei consumi dell’energia elettrica. Con forti rischi connessi sia alla tenuta della competitività e della concorrenza nel mercato economico, che sugli investimenti”.
Tra le proroghe in tema energetico c’è anche la decisione di rinviare ancora di un anno l’obbligo di copertura del 50% dei consumi per acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento ai fini del rilascio dei titoli edilizi sugli edifici di nuova costruzione.