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Pioggia di miliardi tedeschi per finanziare il gas azero

Il governo tedesco è pronto a garantire 1,2 miliardi di prestiti per la società fondata dal presidente Alyiev per costruire parte del corridoio sud del gas

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La Germania scommette sul gas e vincola l’Europa

 

(Rinnovabili.it) – Il ministero delle finanze tedesco è pronto a garantire 1,2 miliardi di euro di prestiti per aiutare l’Azerbaigian a finanziare il Southern Gas Corridor, quel “corridoio sud” del gas che si concretizza nei due maxi gasdotti TAP e TANAP. La notizia del cospicuo impegno della Germania nei confronti del paese asiatico viene dalla Deutsche Welle. La testata ha citato una lettera del segretario delle finanze Jens Spahn (CDU) al presidente della commissione bilancio del Bundestag, Peter Boehringer (AfD). Il denaro è destinato alla società per azioni chiusa Southern Gas Corridor (CJSC). La società è stata fondata nel 2014 da un decreto firmato da Ilham Aliyev, presidente dell’Azerbaigian. Il suo scopo è consolidare, gestire e finanziare gli interessi del paese nello sviluppo del giacimento di gas offshore Shah Deniz nel Mar Caspio, l’espansione del South Caucasus Pipeline, la costruzione del gasdotto Trans Anatolian (TANAP) e il Trans Adriatic Pipeline (TAP).

 

>> Leggi anche: Dalla BEI 1,5 miliardi di prestiti per il TAP <<

 

Il prestito tedesco dovrebbe essere rimborsato dai proventi generati dal progetto. Nello specifico, il denaro sarà utilizzato per rifinanziare la partecipazione di CJSC a Shah Deniz e il gasdotto TANAP in Turchia. In sostanza, la parte non europea dell’opera potrà partire anche grazie ai fondi della Germania, che non sembra aver fatto calcoli sull’opportunità di finanziare un paese accusato d’aver violato ripetutamente i diritti umani. Inoltre, verrà esaminata una richiesta di una garanzia sul credito alle esportazioni per ulteriori 500 milioni di euro, denaro che dovrebbe servire a finanziare forniture e servizi tedeschi per il TAP tra la frontiera turco-greca e l’Italia. La notizia data dalla Deutsche Welle dimostra che Berlino ha deciso di scommettere forte sul gas, un fatto che condizionerà la politica energetica comunitaria nei prossimi decenni. Anche la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) ha approvato ad ottobre un prestito di 500 milioni di euro per il TANAP, poi è arrivata la Banca Mondiale e, a febbraio, la Banca europea per gli investimenti, che ha calato sul piatto il suo più grande finanziamento per un progetto energetico: 1,5 miliardi di euro per il TAP.