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Mercato dell’accumulo energetico, verso i 942 GW del 2040

BloomberNEF rivede al rialzo le sue stime sull’energy storage mondiale. Da oggi fino al 2020 sarà una corsa a 3 fra Corea del Sud, USA e Cina

storage mercato dell'accumulo

 

Boom d’installazioni per il mercato dell’accumulo energetico a medio termine

(Rinnovabili.it) – Il mercato dell’accumulo energetico sfiorerà i 1000 GW di potenza installata a livello mondiale entro il 2040. Sotto la spinta della generazione distribuita e del calo dei costi tecnologici, i sistemi di energy storage (escludendo l’idroelettrico a pompaggio) conquisteranno una cospicua fetta del settore dell’energia, attirando 1.200 miliardi di dollari d’investimenti. Le previsioni sono quelle elaborate da Bloomberg New Energy Finance (BNEF) nel suo Long-Term Energy Storage Outlook. Il rapporto rivede al rialzo le proiezioni del 2017 in una nuova ondata di entusiasmo, come spiega l’analista Yayoi Sekine, co-autore del documento “Oggi siamo molto più ottimisti riguardo alle implementazioni di storage rispetto la nostra ultima previsione, un anno fa. Ciò è in parte dovuto a cali più rapidi del previsto nei costi dei sistemi stoccaggio e in parte a una maggiore attenzione a due applicazioni emergenti per la tecnologia: la ricarica dei veicoli elettrici e l’accesso all’energia nelle regioni remote”.

 

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Nei prossimi 22 anni, il mercato dell’accumulo energetico crescerà fino a raggiungere un totale di 942 GW di potenza e 2.857 GWh di capacità, in una continua corsa guidata -sul fronte degli impianti stazionari – soprattutto dalle installazioni a livello utility. Questo perlomeno fino alla metà degli anni ’30, quando le applicazioni industriali saranno finalmente sorpassate da quelle “dietro il contatore”. Questa etichetta, traduzione letterale della formula inglese Behind-the-meter, indica tutti quegli impianti di produzione e accumulo che forniscono energia destinata all’utilizzo in loco, che sia un’abitazione, un edificio per uffici o un’altra struttura commerciale. La posizione del sistema è letteralmente dietro il contatore, ossia sulla proprietà dell’utente e non sul lato della rete elettrica o dell’utility.

 

Gli analisti di Bloomberg precisano: nonostante la domanda crescente di batterie per l’accumulo stazionario, il settore sarà per lo più influenzato dalle richieste della mobilità elettrica. Saranno i veicoli elettrici, gli elementi chiave a influenzare maggiormente il bilancio tra domanda e offerta, così come l’andamento dei prezzi per metalli come litio e cobalto (leggi anche Il mercato dei metalli si scontra con l’accumulo: turbolenze in arrivo).

In questo complesso quadro, il mercato dell’accumulo energetico verrà per lo più spartito fra pochi paesi. BNEF individua sette potenze leader che al 2040 rappresenteranno i due terzi della capacità di storage installata: Cina, Stati Uniti, India, Giappone, Germania, Francia, Australia, Corea del Sud e Regno Unito. Ma nel breve termine, la gara per la supremazia del settore si combatterà fra soli tre paesi: la Corea del Sud che dominerà indiscussa il mercato mondiale per altri 2 anni, gli Stati Uniti che subentreranno come i più forti concorrenti nei primi anni del 2020 e la Cina che guiderà il settore fino al 2040.