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Meccanismi di capacità, l’UE dà il via libera all’Italia

meccanismi di capacità

 

I nuovi meccanismi di capacità, tra riserve energetiche e gestione della domanda

(Rinnovabili.it) – Via libera ai meccanismi di capacità elettrica di Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia e Polonia. La Commissione Europea ha analizzati i sei strumenti di regolazione concedendo oggi la sua approvazione. Una decisione motivata dal fatto che tali meccanismi sarebbero in grado di “tutelare la sicurezza dell’approvvigionamento di energia elettrica”, come spiega la Commissaria Margrethe Vestager, e favorire “la concorrenza tra tutti i potenziali fornitori di capacità a vantaggio dei consumatori e del mercato europeo dell’energia”. Per Bruxelles non vi è alcun dubbio che questi sei strumenti di capacity market rispondano i criteri rigorosi dettati dalle norme comunitarie ma trai i sei progetti vi sono ampie differenze, come sottolinea lo stesso esecutivo europeo (leggi anche .

 

Cosa è il capacity market?

In generale i meccanismi di capacità sono progettati per garantire in ogni momento la disponibilità della fornitura elettrica. Ciò si può ottenere incentivando con un qualche corrispettivo o contributo gli operatori affinché mantengano in esercizio gli impianti a gas e a carbone oppure realizzino nuova capacità produttiva (leggi anche Meccanismi di capacità: si tenta d’allungare la vita al carbone).

 

In questo caso, il Belgio e la Germania hanno scelto di incentivare le “riserve strategiche” di capacità: le riserve saranno temporanee, acquisite tramite periodiche gare d’appalto competitive, aperte a tutti i tipi di fornitori ed eliminate quando sarà risolto il relativo problema di approvvigionamento.

 

In Francia e Grecia, si intende invece promuovere meccanismi di “gestione della domanda”. Tali regimi pagano i consumatori affinché riducano il loro utilizzo di energia nelle ore in cui vi è maggiore scarsità di produzione. Anche in questo caso le misure sono temporanee e il sostegno sarà concesso tramite periodiche gare d’appalto.

 

Ancora diversa è la situazione in Italia e Polonia. Per i due Paesi si parla di meccanismi di regolazione della capacità relativi all’intero mercato: sono aperti a tutti i tipi di fornitori di capacity, comprese la gestione della domanda, le capacità esistenti e nuove, nazionali ed estere. Quindi si potrà pagare una centrale per la sua disponibilità a produrre energia elettrica o i grandi consumatori per la loro disponibilità a ridurre la domanda. A prescindere, ovviamente, che si verifichi davvero il bisogno di utilizzare quell’energia.

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