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L’industria dell’energia lancia la ‘Green growth action alliance’

La partnership coinvolge decine tra le principali società dell'energia e istituzioni internazionali tra cui Vestas ed Enel

(Rinnovabili.it) – Il business svolge un ruolo fondamentale sul fronte della rivoluzione energetica globale. Una consapevolezza condivisa per i membri di ‘Green growth action alliance’, la nuova partnership pubblico-privata nata per incoraggiare gli stimoli finanziari necessari a questo percorso di cambiamento. L’iniziativa ha ricevuto il suo battesimo in occasione del Business Summit (B20) che ha preceduto il G20, co-presieduto dal Presidente e CEO di Vestas, Ditlev Engel, e dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, Fulvio Conti. La nuova partnership riunisce decine di aziende tra le più grandi al mondo in tema di energia, istituzioni finanziarie internazionali ed ha come obiettivo quello di colmare il gap finanziario che manca, secondo le stime del settore, al comparto delle infrastrutture verdi.

“Abbiamo creato la ‘Green growth action alliance’ – ha spiegato Engel – per incoraggiare gli investimenti pubblici e privati nelle infrastrutture verdi.  Per fornire un’adeguata infrastruttura e spostarci su un percorso low carbon sono necessari ogni anno migliaia di miliardi di dollari. La finanza pubblica è vincolata e l’unico modo per fornire questa infrastruttura verde è quello di mobilitare i fondi attraverso la comunità finanziaria privata”.

L’alleanza, progettata in collaborazione con i governi del G20, propone azioni da intraprendere in cinque settori prioritari per i prossimi tre anni, dalla promozione del libero scambio di beni e servizi alla conferma di prezzi stabili per il mercato del carbonio, dalla fine dei sussidi ai combustibili fossili all’accelerazione dell’innovazione low carbon per arrivare fino all’aumento degli sforzi per promuovere i finanziamenti per il settore pubblico.

“Attraverso un quadro politico più unificato e coerente – ha sottolineato Conti – le aziende saranno in grado di fare i necessari investimenti nelle nuove opportunità che la crescita dischiude”.