Rinnovabili •

Libro Verde: l’Ue pubblica gli obiettivi energetici al 2030

Oettinger: "Vogliamo fare in modo che l'industria e gli investitori abbiano la chiarezza, attraverso questo Libro Verde, su come si andrà avanti dopo il 2020"

(Rinnovabili.it) – Nel nuovo Libro Verde presentato oggi la Commissione propone una riduzione delle emissioni di carbonio del 40% e che le fonti rinnovabili producano almeno il 30% dell’energia totale. In questo modo, è stato rivelato, si darà nuovo vigore e sicurezza agli investimenti nel settore. Il nuovo pacchetto, proposto oggi, contiene i nuovi obiettivi al 2030 e oltre ai nuovi target di produzione energetica e di riduzione delle emissioni stima le nuove percentuali di partecipazione al mix delle tecnologie per la cattura e lo stoccaggio della CO2. Parlando alla stampa il Commissario per l’energia Günther Oettinger ha detto che le proposte sono state progettate per fornire la fiducia degli investitori per le imprese e contribuire a rafforzare la posizione dell’UE nei negoziati sul clima globale.

 

“Il 2020 è già il passato per gli investitori mentre il 2030 è il domani!” ha ricordato il Commissario “Vogliamo fare in modo che l’industria e gli investitori abbiano la chiarezza, attraverso questo Libro Verde, su come si andrà avanti dopo il 2020.”

 

Libro verde: un’impegno che prepara il terreno per il 2050

Durante la presentazione del nuovo programma Oettinger ha aggiunto che un obiettivo di carbonio da solo non sarebbe sufficiente a raggiungere gli obiettivi relativi al cambiamento climatico dell’UE, e quindi un obiettivo relativo alle energie rinnovabili deve essere impostato anche per il 2030. “Il nuovo quadro normativo deve tener conto delle conseguenze della crisi economica, ma deve anche essere sufficientemente ambizioso da realizzare il necessario obiettivo a lungo termine di riduzione delle emissioni dell’80-95 per cento entro il 2050.”

Accanto al Libro Verde la Commissione ha presentato anche un documento relativo allo sviluppo del CCS, destinata a svolgere un ruolo fondamentale nella futura riduzione delle emissioni inquinanti ma visti i costi elevati la tecnologia stenta ancora a decollare.