Legambiente presenta il dossier Comuni Rinnovabili 2014 dichiarando che 8.054 comuni sfruttano le green energy e sono ben 29 le realtà italiane rinnovabili al 100%
(Rinnovabili.it) – I Comuni italiani stanno dando sempre maggiore spazio alle rinnovabili. Nel 2013 è aumentata la diffusione di tutte le fonti e sono ormai presenti, in misura variabile, in tutti gli 8.054 comuni italiani e sono ormai più di 700mila gli impianti diffusi nel 100% dei comuni d’Italia. L’intero sistema di centrali energetiche alimentate a fonti rinnovabili lo scorso anno ha prodotto la cifra record di 104 TWh e garantito il 32,9 % dei consumi elettrici del Paese e il 15% di quelli complessivi.
I dati delle green energy italiane sono racchiusi nel rapporto di Legambiente Comuni Rinnovabili 2014 con il contributo del GSE e presentato oggi alla Fiera Solarexpo di Milano.
“I risultati raggiunti dalle rinnovabili nel nostro Paese in termini di produzione e distribuzione nel territorio erano semplicemente inimmaginabili solo 10 anni fa – dichiara Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente – e dimostrano come gli impianti sono affidabili e competitivi. Ora però non dobbiamo fermarci, perché la crisi economica e i problemi energetici italiani – costi crescenti in bolletta, dipendenza dall’estero e quindi insicurezza, emissioni inquinanti e di gas serra – possono trovare risposta proprio attraverso un modello di generazione distribuito, efficiente e da fonti rinnovabili. L’Italia ha tutto l’interesse a percorrere questa direzione, che permette a famiglie e imprese di risparmiare autoproducendo l’energia termica e elettrica di cui hanno bisogno e gestendola in maniera più efficiente”.
Nel rapporto a destare particolare attenzione sono i 29 Comuni rinnovabili al 100% dove un mix di fonti riesce a produrre tanta energia quanta ne serve al paese, a volte anche di più, dimostrando che diventare green si può ed è vantaggioso per le tasche e per l’ambiente.
I COMUNI PER TECNOLOGIA
In Italia sono 8054 i Comuni del solare (737 nel 2013) con Casaletto di Sopra (Cremona) e Seneghe (Oristano) che conquistano il record di impianti per abitante. I Comuni dell’eolico sono invece 628, il mini idroelettrico (fino a 3 MW di potenza istallata) è presente in 1123 realtà , i Comuni della geotermia sono 372, per una potenza installata pari a 814 MW elettrici, e quelli delle bioenergie nel 1529 e infine sono 317 i Comuni in cui gli impianti di teleriscaldamento utilizzano fonti rinnovabili.
I COMUNI PREMIATI
I Comuni che per questa edizione hanno ricevuto il riconoscimento da Legambiente rientrano in un gruppo di 8 Comuni delle Valli di Primiero e Vanoi, in Provincia di Trento, un territorio con oltre 10 mila abitanti di cui fanno parte Canal di San Bovo, Fiera di Primiero, Imèr, Mezzano, Sagron Mis, Siror, Tonadico e Transacqua.
Consapevoli dell’importanza del contributo energetico che le fonti rinnovabili offrono e dell’impatto avuto nel tempo sulla riduzione delle emissioni inquinanti del settore energie oltre che sulle importazioni dall’estero da Legambiente arriva l’appello affinché si continui a supportare la crescita degli impianti per la produzione di energia a basso impatto. Per far questo serve però una politica lungimirante che tenga conto delle future necessità del paese.
“A Governo e Autorità per l’energia chiediamo di aprire la strada all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili – aggiunge Zanchini – Oggi è infatti possibile ridurre significativamente la spesa energetica di famiglie e imprese, attraverso impianti da fonti rinnovabili e efficienti che utilizzano in modo innovativo le reti elettriche e di teleriscaldamento. Nei Comuni rinnovabili che raccontiamo nel Rapporto, da Primiero a Prato allo Stelvio, sono cooperative e aziende locali a gestire le reti energetiche e gli impianti, vendendo l’energia agli utenti, con risultati significativi nelle bollette. E’ questa direzione di cambiamento che occorre rendere possibile in tutta Italia”.