Cosa contiene veramente la nostra fattura dell'energia elettrica? Il consumatore se lo chiede e l’AEEG risponde mettendo a nudo tutti i sussidi nascosti, dagli incentivi alle rinnovabili agli oneri nucleari
Mentre il settore delle rinnovabili è alle prese con i nuovi decreti attuativi varati dal Ministero dello Sviluppo, l’Autorità per l’Energia e il Gas, sulla scia delle numerose polemiche createsi in merito agli oneri delle green energy per i consumatori, pubblica la sua bolletta trasparente. Dopo l’accusa di scarsa chiarezza sui costi delle fonti rinnovabili rivolta dal ministro dell’ambiente Corrado Clini, l’AEEG ha deciso, infatti, di mettere a nudo la fattura dell’energia elettrica, mettendo in chiaro sul proprio sito tutte le singole voci di spesa e svelando così i tanto citati “sussidi nascosti”. Si capisce così che con la bolletta dell’energia elettrica, famiglie e piccoli consumatori pagano sostanzialmente per quattro principali voci di spesa:
1. servizi di vendita, ovvero il prezzo dell’energia elettrica ‘consegnata’ al cliente finale; rappresenta il 59,5% circa della spesa totale per la bolletta;
2. servizi di rete, ovvero le tariffe di trasporto, distribuzione e misura dell’energia elettrica, pari a circa il 14,0% della spesa totale;
3. oneri di sistema, previsti per legge sono pari a circa il 13,0% della spesa totale;
4. imposte nazionali, pari al 13,5% della spesa totale;
Con i valori del II trimestre 2012 e dunque non aggiornati nella componente A3 (finanziamento diretto delle fonti rinnovabili elettriche e assimilate), spiega l’Authority, la spesa totale su base annua di un ‘utente domestico tipo’ (famiglia residente con consumi pari a 2700 kWh/anno e potenza pari a 3 kW), risulta di 494 euro/anno, ripartita in base alle percentuali sopra indicate. Tenendo conto invece dell’adeguamento previsto da fine aprile (+4, per la sola componente A3), la ripartizione “stimata” sarebbe di circa 515 euro/anno con una percentuale in crescita per gli oneri di sistema e pari al 16,3% circa della spesa complessiva, per un totale di 84 euro/anno.
Ma l’AEEG intende entrare ancor più nel dettaglio, e svela cosi tutte le componenti per quest’ultima voce che fine mese risulterebbe così suddivisa:
incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3, pari a circa il 92,6% degli oneri di sistema), pari ad una spesa di 77,5 euro anno. Di questi, 67,3 euro (il 86,8%) sono attribuibili alle fonti rinnovabili e per 10,2 euro (il 13,2%) alle assimilate (impianti CIP6).
regimi tariffari speciali per la società Ferrovie dello Stato (componente A4, pari a circa l’1,37% degli oneri di sistema), pari ad una spesa di 1,15 euro/anno:
oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali (componente A2 e MCT, pari a circa il 2,16% degli oneri di sistema), pari ad una spesa di 1,81 euro/anno;
compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4, pari al 1,03% degli oneri di sistema), pari ad una spesa di 0,86 euro/anno;
sostegno alla ricerca di sistema (A5 pari a circa lo 0,38% degli oneri di sistema), pari ad una spesa di 0,32 euro/anno;
copertura del bonus elettrico (componente As, a pari allo 0,23% degli oneri di sistema), con una spesa pari a 0,19 euro/anno:
promozione dell’efficienza energetica (componente UC7 pari al 2,29% degli oneri di sistema), con una spesa pari a 1,92 euro/anno.