(Rinnovabili.it) – La Cina non ha più scampo, deve ridurre al più presto il volume delle emissioni inquinanti rilasciate agendo su diversi fronti e partendo dalle due città che si stanno espandendo in misura maggiore e con rapidità.
A lanciare l’allarme il nuovo rapporto redatto dalla Banca Mondiale degli Investimenti. Le città, è stato specificato, generano circa il 70% di emissioni di gas serra legate alla produzione di energia e con la Cina che prevede di aumentare il numero dei residenti urbani di 350 milioni nei prossimi 20 anni, la Bei ha valutato la necessità di intervenire il prima possibile.
“Per il 12° Piano Quinquennale è stato impostato un obiettivo di riduzione dell’intensità di carbonio del 17%” ha specificato il direttore territoriale della Banca Mondiale Klaus Rohland specificando che “Le emissioni delle città saranno un elemento cruciale di questa prevista e necessaria riduzione.” La Cina ha fissato un obiettivo di riduzione delle emissioni legate all’economia del 40-45 per cento nel 2020 rispetto ai livelli registrati nel 2005, mentre il piano quinquennale è relativo al periodo 2011-2015. Il rapporto, intitolato Sustainable Sustainable Low-Carbon City Development In China, evidenzia come il settore industriale e la generazione di energia contribuiscano, ciascuno, con valori fino al 40 per cento rispetto alle emissioni della città. Il restante 20 per cento delle emissioni di carbonio è collegato ai settori di trasporto, edilizia e dei rifiuti. La Banca ha per questo chiesto edifici e industrie ad alta efficienza energetica, sistemi di trasporto che offrano alimentazioni alternative e una migliore gestione delle acque e dei rifiuti, elencando raccomandazioni chiave per ottenere basse emissioni di carbonio sviluppo della città. “Poche azioni chiave complementari – sul territorio e nell’agenda economica comunale, per facilitare il coordinamento tra i diversi enti governativi – potrebbero contribuire a potenziare i governi della città ad attuare efficacemente piani d’azione a bassa emissione di carbonio” ha dichiarato Shomik Mehindratta, un co-redattore della relazione della Banca Mondiale.
Il capitolo finale della relazione è dedicato quindi all’analisi degli strumenti finanziari che la Banca Mondiale ha a disposizione per sostenere la costruzione di città a basso tenore di carbonio in Cina. “Nel contesto cinese, dove l’architettura finanziaria per sostenere gli investimenti a bassa emissione di carbonio è ancora in evoluzione, l’esperienza che la Banca Mondiale ha messo a punto e la sua capacità di fondere diversi strumenti per finanziare progetti low carbon rappresentano un’occasione unica”, dice il rapporto.