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L’evoluzione della mappa energetica secondo l’IEA

(Rinnovabili.it) – Nei prossimi cinque anni una serie di cambiamenti modificheranno la mappa globale degli scambi di energia, tra chi la produce e chi la richiede e secondo l’International Energy Agency (IEA), al centro di queste trasformazioni ci sarà l’Asia. Secondo il Direttore Esecutivo dell’IEA, Maria van der Hoeven, infatti, per un adattamento sicuro e sostenibile a questi cambiamenti è necessario che il continente asiatico favorisca quelle riforme capaci di facilitare la liberalizzazione dei propri mercati e di mobilitare sufficienti capitali per gli investimenti. In un equilibrio delicato tra l’aumento della domanda in Oriente e l’aumento della produzione in Occidente, la van der Hoeven ritiene fondamentale che tutti i soggetti coinvolti, sia dei Paesi emergenti che di quelli sviluppati, cooperino tra loro in questo processo per soddisfare la domanda prevista e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti.

 

Nel dettaglio: l’India è oggi un mercato energetico in transizione che sta puntando molto sull’efficienza energetica, ma la riforma in atto deve fare i conti con una politica poco coerente, fatta di ostacoli e lungaggini burocratiche; Singapore sta puntando sul commercio del gas naturale e sarà una pietra miliare per il gas asiatico; la Cina è sempre più legata ai mercati internazionali di petrolio, carbone, gas e rinnovabili, ma, pur puntando molto sul settore delle rinnovabili, intende raddoppiare la quota di gas entro il 2015 rispetto ai livelli del 2011. Insomma, se da una parte il gas assumerà un ruolo sempre più importante nella generazione di energia, dall’altra il continente asiatico ha anche enormi potenzialità di sviluppo delle rinnovabili. Per l’IEA, si tratta di sfruttare le opportunità offerte dalle economie di scala di alcune tecnologie “verdi” e di stimolare un circolo virtuoso che possa migliorare la concorrenza globale e ridurre al contempo i costi.

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