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KEY24, Ministro Pichetto Fratin: Barra dritta verso la neutralità al 2050

Alla fiera di Rimini il numero uno del MASE ha presentato le politiche energetiche nazionali anticipando alcune novità in arrivo. Le parole raccolte dai microfoni di Rinnovabili.it

Pichetto Fratin
Credits: Rinnovabili.it

(Rinnovabili.it) – La programmazione energetica-ambientale italiana ha un percorso definito e una serie di strumenti già lanciati o in fase di arrivo con cui raggiungere i target a medio termine. Lo ha raccontato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a KEY – The Energy Transition Expo 2024, la fiera della transizione energetica in corso a Rimini. La manifestazione, giunta alla sua seconda edizione autonoma da Ecomondo, è stata anche per Rinnovabili.it l’occasione per incontrare il ministro e scambiare due parole sullo sviluppo atteso per il settore delle green energy nei prossimi anni.

Il punto d’arrivo? Quello della decarbonizzazione, obiettivo su cui l’Italia ha preso un doppio impegno da qui a metà del secolo, sia a livello comunitario in accordo con il Regolamento UE sulla Governance, che a livello mondiale con il Paris Agreement e il lavoro portato avanti con l’UNFCCC.

La visione del governo è quella della proiezione al 2050, su cui ci siamo impegnati a livello mondiale e a livello dell’Unione europea”, ha spiegato il ministro a Mauro Spagnolo, Direttore di Rinnovabili.it. “È determinata da una programmazione che è il Piano Integrato nazionale per l’Energia e il Clima (PNIEC) che ho presentato lo scorso giugno”.

Il PNIEC, o più precisamente l’aggiornamento richiesto dalla Commissione Europea a seguito delle nuove norme sul clima, al momento è ancora in fase di bozza. Il MASE sta raccogliendo le opinioni dei cittadini e limando il testo presentato la scorsa estate per integrare le richieste dell’Esecutivo UE. Ma i grandi passi da compiere sul fronte delle FER sono fissati e come ricorda Pichetto Fratin prevedono “un primo step al 2030 con un aumento delle rinnovabili di almeno 70 GW di potenza  installata” e per poi aumentare al 2040 e “arrivare al 2050 con la neutralità”. “È chiaro che il primo passo è l’abbandono del carbone e del petrolio. E poi il gas che progressivamente scenderà per accompagnare quello che è il cambiamento. Questa è la sfida che noi abbiamo di fronte”.

Per concretizzare i target energetici, sono diversi gli strumenti attuativi su cui si sta focalizzando il lavoro del Dicastero. Alcuni sono già stati lanciati come nel caso del Decreto sulle Comunità Energetiche Rinnovabili e quello sull’Agrivoltaico Avanzato. “Credo che la prossima piccola grande rivoluzione energetica in Italia sarà quella delle CER che abbiamo varato”, ha sottolineato Pichetto durante la tre giorni. “Possono dispiegare appieno le potenzialità di una produzione solidale, distribuita sul territorio, aperta anche ai borghi più piccoli, con un netto vantaggio per l’ambiente e un risparmio importante per i cittadini, le imprese, gli enti e tutti i sodalizi che faranno comunità”. Per altre misure, invece, è necessario attendere. “E’ in dirittura d’arrivo dalla Commissione europea il cosiddetto Decreto FER 2 mentre è stata aperta l’interlocuzione sul FER X, che riguarda anche tutte le altre modalità di produzione moderna di energia”.