Rinnovabili • Rinnovabili •

Investimenti nelle rinnovabili, lo scettro ai paesi emergenti

Nel 2014 i paesi in via di sviluppo hanno le economie ricche in termini di attrattività d investimenti nelle tecnologie pulite

 

Investimenti nelle rinnovabili, lo scettro ai paesi emergenti

 

(Rinnovabili.it) – Il 2014 sarà etichettato come l’anno del sorpasso, quello dei Paesi in via di sviluppo su le nazioni più ricche del mondo. Il campo di battaglia dove i due schieramenti si sono affrontati è quello degli investimenti nell’energia pulita. Secondo quanto riportato su Climatescope, il rapporto sulla competitività energetica “verdi” delle varie nazioni, l’asse dell’attrattività si è definitivamente spostato dalle economie sviluppate a quelle emergenti, oggi in grado di attirare maggiori investimenti e di conseguenza in cima alla classifica globale della nuova potenza pulita.

 

Il documento, supportato dal governo del Regno Unito quello degli Stati Uniti e dalla Banca di sviluppo interamericana, offre un ritratto convincente delle attività “rinnovabili” in 55 mercati emergenti in Africa, Asia, America latina e nei Caraibi. Il gruppo comprende i principali paesi in via di sviluppo dalla Cina all’India, dal Pakistan al Brasile, passando per Cile, Messico, e Sud Africa. I risultati mostrano che, per la prima volta in assoluto, più della metà di tutti i nuovi investimenti annui in progetti di generazione energetica da fonti  rinnovabili è andata a livello globale verso i mercati emergenti, piuttosto che verso i paesi più ricchi.

 

All’interno dei 55 Paesi valutati da Climatescope,  i nuovi investimenti nelle fonti rinnovabili sono cresciuti nel 2014 fino a un valore record di 126 miliardi di dollari, un più 39% rispetto ai livelli del 2013. A farla da padrone è stata, non ci sarebbe neppure bisogno di dirlo, la Cina che ha aggiunto 35 GW di nuova capacità di energia rinnovabile, ovvero più della nuova potenza verde istallata nello stesso anno da Stati Uniti, Regno Unito e Francia messi insieme. A determinare questo sorpasso sono senza dubbio i costi tecnologici in continuo calo; basti pensare al fotovoltaico: ha registrato una riduzione del 15% su base annuale e oggi risulta particolarmente competitivo in mercati che soffrono di prezzi di generazione fossile elevati ma che nel contempo godono di condizioni naturali (territori molto soleggiati) particolarmente favorevoli.