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Investimenti rinnovabili 2018: l’effetto Cina si fa sentire

Scendono ancora gli investimenti mondiali nelle green energy. Il motivo? Il minor costo tecnologico e la riduzione del fotovoltaico cinese

Investimenti rinnovabili 2018

 

Gli investimenti rinnovabili 2018 aggiungono altri 154,6 GW di nuova capacità

(Rinnovabili.it) – Entro la fine dell’anno, gli investimenti rinnovabili toccheranno quota 228,3 miliardi di euro. Questo quanto prevedono gli analisti di Frost & Sullivan nel nuovo Global Renewable Energy Outlook 2018. Il documento, che identifica e traccia i flussi finanziari nel comparto delle green energy, rivela che per questo 2018 il tasso annuale di crescita sarà più basso del 2017. Un meno 0,7 per cento che riflette in parte i minori costi di tecnologie come eolico e fotovoltaico. Ovviamente il fattore principale di questo calo è da cercare in Cina, dove l’improvvisa riduzione degli incentivi, ha creato una depressione consistente nel settore solare. Le difficoltà nei pagamenti e gli alti oneri connessi ai sussidi, hanno costretto la Repubblica popolare ad accelerare l’uscita dal Feed-in-Tariff, specchio di quanto sta già accadendo in molti mercati maturi delle rinnovabili (leggi anche Rinnovabili elettriche: La Cina vuole raggiungere il 35% entro il 2030).

 

Sebbene gli schemi FiT rappresentino il meccanismo di incentivazione più diffuso al mondo per le fonti alternative, un numero crescente di Paesi sta reindirizzando il comparto su aste competitive e accordi di acquisto a lungo termine con soggetti privati, i cosiddetti PPA. “Il ritmo della crescita – spiega Maria Benintende, Energy & Environment Senior Industry Analyst presso F & S – dipenderà dal livello di sostegno del governo in termini di creazione di meccanismi di supporto che consentano il 100 per cento di generazione di energia rinnovabile”.

 

In questo contesto in trasformazione si prevede che, a fine anno, l’Asia abbia investito 114,98 miliardi di dollari nel comparto delle green energy, rappresentando il 58 per cento degli stanziamenti complessivi globali. Gli investimenti rinnovabili 2018 del Nord America dovrebbero invece toccare quota 33,17 miliardi, anche se i bassi prezzi del gas naturale e le attuali misure dell’amministrazione statunitense rappresentano importanti ostacoli allo sviluppo settore. L’America Latina raggiungerà i 17,7 miliardi di investimenti a causa della forte attenzione a fotovoltaico, solare e biomassa da nazioni come Messico, Argentina, Brasile e Colombia.

 

L’impegno economico si dovrebbe tradurre in 154,6 GW di nuova capacità energetica entro la fine di quest’anno, la maggior parte della quale verrà dal fotovoltaico (con quasi più 90 GW) e dall’eolico (più 53 GW). La biomassa, la geotermia e il piccolo idroelettrico si espanderanno, invece, in modo costante ma a un ritmo più lento mentre il settore dell’energia marina è ancora impegnato ad ottenere il giusto supporto per decollare. “Il futuro delle energie rinnovabili sarà ibrido, con particolare enfasi sulle soluzioni di accumulo – continua  Benintende. “Per avere successo in questo mercato, gli OEM (produttori di apparecchiature originali) devono evolvere dall’essere fornitori di attrezzature e relativi servizi a fornitori di soluzioni per la generazione di energia”.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.