La Toscana formerà personale qualificato per fare fronte alle necessità legate alle nuove tecnologie
Caldaie, caminetti, pompe di calore e in generale impianti di riscaldamento e per la produzione di energia alimentati da fonti rinnovabili hanno una diffusione crescente anche in Toscana. La Regione si è posta il problema di formare personale qualificato per fare fronte alle necessità legate alle nuove tecnologie con una delibera, presentata dall’assessore alle attività produttive lavoro formazione Gianfranco Simoncini, che detta gli indirizzi per la realizzazione dei percorsi di formazione per l’attività di installazione e manutenzione straordinaria di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili.
“Abbiamo voluto mettere una serie di punti fermi – spiega l’assessore Simoncini – per definire il percorso formativo di figure professionali nuove e molto specializzate, a garanzia dei cittadini e degli stessi operatori di un settore che si sta rivelando promettente anche per il rilancio dell’economia toscana. Così facendo, abbiamo adeguato la disciplina di queste professioni alle norme nazionali ed europee, che stabiliscono precisi requisiti per le attività tecniche legate all’installazione e manutenzione degli impianti da energie rinnovabili. Questa scelta si lega al disegno più generale di razionalizzazione del sistema della formazione professionale, che ci vede impegnati per valorizzare al massimo il lavoro, adeguandolo alle nuove tendenze del mercato e qualificando risorse professionali essenziali per uscire dalla crisi e riavviare lo sviluppo”.
Gli indirizzi della Regione prevedono che la formazione venga demandata a corsi realizzati da agenzie formative accreditate. Il percorso formativo è articolato, secondo la diversa tipologia di impianto, in quattro standard specifici e da un modulo unico di base, propedeutico ai quattro indirizzi, che sono: biomasse per usi energetici; pompe di calore per riscaldamento, refrigerazione, produzione di Acs; sistemi solari termici; sistemi fotovoltaici e fototermoelettrici. Ciascun indirizzo prevede una parte teorica e una pratica (che consiste nelle attività inerenti l’installazione fisica degli impianti e della loro manutenzione).
Il percorso formativo dura complessivamente 80 ore, di cui 20 per il modulo comune e 60 per i moduli specifici, con almeno 20 ore di pratica.
La partecipazione al corso può comprendere il riconoscimento di crediti formativi che certificano eventuali competenze acquisite. Al termine del corso viene rilasciato un attestato di qualifica professionale. All’esame finale si può essere ammessi solo se si è frequentato almeno l’80% delle ore complessive del corso.