(Rinnovabili.it) – Cresce il numero di start up energetiche in Italia, e con loro anche la vocazione a innovazione e progresso del settore energia. A riferirlo sono i dati presentati all’interno di Innov-E, l’Osservatorio sull’Innovazione Energetica di I-Com (Istituto per la Competitività); dati che forniscono la nuova strada intrapresa dalla crescita e dalla capacità di reinventarsi all’interno dei confini nazionali In questo senso la nascita di nuove start up energetiche è un termometro attendibile attraverso cui misurare lo sviluppo. Il Nord Italia ne ospita il maggior numero (il 59%, per lo più in Lombardia che ne vanta ben 850), anche grazie a un contesto economico più favorevole e alla larga presenza di università e centri di ricerca. Il 22% è ubicato in Centro Italia e il 19% al Sud.
Il Convegno ha messo in luce anche un aspetto particolare dell’innovazione energetica: il ruolo sempre più attivo della domanda I-Com rileva come il contesto attuale – caratterizzato da bassa domanda e dalla diffusione crescente di fonti di produzione spesso rinnovabili sparse sul territorio – stia determinando un profondo cambiamento anche nei desideri e nei comportamenti dei consumatori. Secondo il rapporto, emergono diversi nuovi trend, quali:
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Forme di consumo condiviso: dai gruppi di acquisto alle energy community, i consumatori scelgono di mettersi insieme per spuntare condizioni più vantaggiose sul mercato;
- Equity crowdfunding: in Italia è ancora agli inizi, ma esistono già 2 piattaforme dedicate al settore energia. Le potenzialità sono interessanti soprattutto per le start-up: il consumatore finanzia e diventa socio, l’azienda raccoglie capitali a costi ridotti e al contempo aumenta le ricadute economiche sul territorio, innescando processi partecipativi;
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Le utility sono destinate a trasformarsi da (semplici) fornitori di energia a (strutturati) provider di un ventaglio di servizi a crescente valore aggiunto. L’energia diventa così una piattaforma attraverso cui passano prodotti diversi, accessibili tramite App, comunicati attraverso i social network e fruibili anche attraverso iniziative di gamification (es. App per la promozione di efficienza energetica, legate a competizioni tra clienti).
“La bidirezionalità è l’innovazione più profonda che il mercato energetico sta attraversando. Lo sviluppo delle rinnovabili ha ormai ridisegnato i contorni del mercato dell’energia, creando centinaia di migliaia di piccoli produttori e gettando le basi anche per un consumo più consapevole, affidato all’innovazione” – rileva Stefano da Empoli, presidente di I-Com – “Per non essere travolte dalle web company, le utility nei prossimi anni dovranno concorrere non solo e non tanto sul prezzo (leva spuntata, visto che gran parte del prezzo si determina al di fuori dei rapporti commerciali con i clienti) ma su servizi sempre più sofisticati, eventualmente non solo energetici”.