(Rinnovabili.it) – Via libera alla “Netzreserve” (Riserva di Rete) della Germania, uno dei meccanismi di capacità creati dal Governo tedesco per garantire la sicurezza elettrica soprattutto nel sud del Paese. In contemporanea con l’approvazione del Piano per le energie rinnovabili, la Commissione Europea ha notificato oggi il suo via libera alla Netzreserve, dopo la valutazione di conformità con le regole comunitarie sugli aiuti di stato. “La misura mantiene la sicurezza degli approvvigionamenti, senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico”, spiega l’esecutivo. Tuttavia l’approvazione è stata accompagnata anche da una raccomandazione: la riserva di rete va considerata una misura temporanea e Berlino dovrà investire nelle reti in maniera da rendere il meccanismo non più necessario entro il giugno il 2020.
Il regime è parte del pacchetto di modifiche al mercato elettrico presentato dal Governo nel 2015. Prevede che i gestori dei sistemi di trasmissione tedeschi paghino gli operatori delle centrali elettriche (per lo più alimentate a lignite) che hanno notificato la loro intenzione di chiudere, ma che sono rilevanti per mantenere l’equilibrio tra domanda e offerta, affinché rimangano a disposizione.
Il regime è aperto anche alle centrali estere situate ad esempio in Austria e in Italia che potranno prendere parate con la capacità messa a disposizione all’equilibrio della rete. Alle prime, ovvero gli impianti tedeschi, sarà concessa una remunerazione basata sul rimborso dei costi, mentre le seconde saranno selezionate in base ad un invito a manifestare interesse. Il Bundesnetzagentur, l’Authority energetica tedesca, ha stimato che i costi dell’operazione ammontano a 126 milioni solo per il 2016. Gli operatori dei sistemi di trasmissione potranno passare questi costi agli utenti della rete attraverso le bollette. “Al fine di rimuovere la necessità per la Riserva di rete, in futuro, – aggiunge la Commissione Europea – la Germania dovrà anche attuare una serie di misure supplementari per migliorare la gestione della congestione da parte degli operatori dei sistemi di trasmissione”.