Rinnovabili • settembre 2020 terna Rinnovabili • settembre 2020 terna

Terna: consumi elettrici in crescita a giugno, le rinnovabili oltre il 40%

La domanda di energia elettrica in Italia è stata di 27,4 miliardi di kWh. Secondo l’analisi il valore di fabbisogno è in crescita dell’1,9% rispetto a maggio scorso e superiore del 13,8% sui volumi di giugno 2020. I consumi industriali continuano a mantenersi sopra i livelli pre-Covid

settembre 2020 terna
Foto di luctheo da Pixabay

di Tommaso Tetro

(Rinnovabili.it) – A giugno 2021 la domanda di energia elettrica in Italia è stata di 27,4 miliardi di kWh, coperta per il 42% dalle fonti rinnovabili. Secondo le analisi di Terna (la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale) il valore di fabbisogno è in crescita dell’1,9% rispetto a maggio scorso e superiore del 13,8% sui volumi di giugno 2020, che è stato comunque un mese influenzato dal calo del fabbisogno per via delle misure anti-Covid. I consumi industriali continuano a mantenersi sopra i livelli pre-Covid.

Leggi anche Rapporto GSE: tutti i numeri delle rinnovabili italiane

Per giugno, che ha avuto una temperatura di circa 2 gradi centigradi superiore rispetto a giugno del 2020, il dato della domanda elettrica risulta in crescita del 9,6%. A livello territoriale la variazione è stata ovunque positiva: più 14,5% al Nord, più 12,9% al Centro e al Sud. Nel primo semestre del 2021, la domanda elettrica in Italia è in crescita del 7,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

La domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per circa l’87% con la produzione nazionale e per la quota restante (13%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (24 miliardi di kWh) ha registrato un aumento dell’1,5% rispetto a giugno 2020. In aumento fotovoltaico (+5,7%), geotermico (+3,2%), idrico (+2,3%) e termico (+4,8%); in flessione l’eolico (-37,8%). Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a più 587,6% per un effetto combinato dell’aumento dell’import (più 140,5%) e di una riduzione dell’export (-78,6%).

A giugno la ripresa del fabbisogno e l’aumento dei prezzi delle commodity ha comportato un incremento generalizzato del prezzo dell’elettricità e un forte recupero della differenza di prezzo con l’Italia (spread Italia Nord-Francia pari a 10,1 €/MWh) che ha quindi fortemente stimolato i flussi di import commerciale (3.541 GWh).

Leggi anche Energie rinnovabili italiane, gli ostacoli da risolvere

L’indice elaborato da Terna sui consumi industriali di circa 530 clienti, cosiddetti energivori, connessi alla rete di trasmissione elettrica nazionale (grandi industrie dei settori ‘cemento, calce e gesso’, ‘siderurgia’, ‘chimica’, ‘meccanica’, ‘mezzi di trasporto’, ‘alimentari’, ‘cartaria’, ‘ceramica e vetraria’, ‘metalli non ferrosi’) conferma il ritorno sostanziale dei consumi industriali ai livelli pre-Covid: in crescita del 14,2% rispetto a giugno 2020 e, soprattutto, del 5,1% rispetto a giugno 2019. Incremento a doppia cifra per la siderurgia, la meccanica, i metalli non ferrosi e i mezzi di trasporto. Scende il comparto alimentare. Secondo i dati di Terna, il fabbisogno elettrico di giugno 2021 risulta in calo dell’1,5% rispetto a giugno 2019. Il valore dei primi sei mesi del 2021 è, invece, in calo del 2% rispetto allo stesso periodo del 2019.