Facciamo luce su una delle soluzioni tecnologiche in grado di superare i contro del teleriscaldamento tradizionale
A differenza della versione tradizionale, è in grado di risolvere le criticità tipiche legate all’utilizzo di fonti rinnovabili all’interno di centri storici, di zone con scarsità di spazi comuni o di contesti con vincoli di tutela paesaggistica, storica o architettonica. In questo caso la realizzazione della rete di distribuzione acqua è estremamente più semplice, veloce e molto meno invasiva, con una notevole riduzione dei disagi per i cittadini oltre a non richiedere una grossa centrale di produzione di calore. Nel dettaglio, spiega Trantino, “è una valida risposta alle esigenze di quei piccoli centri urbani interessati all’efficientamento energetico del territorio, il cui conseguimento, per le limitate dimensioni del bacino d’utenza, non può trovare una favorevole risposta nel teleriscaldamento tradizionale, sia esso cogenerativo che alimentato da fonti rinnovabili”.
“La possibilità di riqualificare le centrali termiche esistenti con l’utilizzo di pompe di calore a bassa, media o alta temperatura, può oggi evitare il completo rifacimento degli impianti interni di riscaldamento; l’impiego di “particolari” stoccaggi di energia termica posti al servizio delle pompe di calore, completa la razionalizzazione della produzione finale di energia”.