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Teleriscaldamento, Fiper: serve norma su concorrenza

Righini: “condividiamo la necessità di una legge quadro che sostenga e guidi il processo concorrenziale nel soddisfacimento dell’interesse dei clienti finali”

Teleriscaldamento, Fiper: serve norma su concorrenza(Rinnovabili.it) – Far chiarezza sulla concorrenza e trasparenza delle tariffe applicate dai gestori di teleriscaldamento. Questo quanto richiesto da tempo dagli operatori del settore e quanto affrontato nell’Indagine Conoscitiva dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato. “Dall’analisi svolta – si legge nel documento – emerge come auspicabile e opportuna l’adozione di un intervento legislativo coerente con la attuale conformazione del settore, volto a fornire un quadro di regole entro il quale i gestori delle reti di Teleriscaldamento possano agire e che, in particolare, si preoccupi di rafforzare tutte le condizioni che possono determinare una efficace concorrenza ex ante tra sistemi di riscaldamento”. In particolare, il suddetto intervento normativo, che dovrebbe prendere la forma di una disciplina speciale del TLR200, dovrebbe definire quanto intervento pubblico è necessario per aiutare i meccanismi di mercato esistenti a garantire che il TLR venga offerto con i requisiti di universalità, continuità, sicurezza, accessibilità economica e trasparenza richiesti dall’interesse pubblico.

 

L’analisi dell’Authority è stata particolarmente apprezzata dalla Fiper, Federazione Italiana Produttori Energia da Fonti Rinnovabili che attraverso il suo presidente, Walter Righini, commenta così il documento: “l’analisi dell’Autorità è molto equilibrata, ampia ed approfondita; evidenzia la complessità e la straordinaria varietà di modelli di gestione del teleriscaldamento presenti sul territorio, che rispondono ad esigenze specifiche legate al combustibile utilizzato e alla tipologia di utenze allacciate. Fiper condivide la necessità di una legge quadro che sostenga e guidi il processo concorrenziale nel soddisfacimento dell’interesse dei clienti finali”. Conclude Righini: “Riteniamo che il Governo abbia oggi a disposizione uno strumento valido per legiferare opportunamente in merito alla gestione delle reti, uscendo dall’attuale impasse giuridico che sta seriamente pregiudicando lo sviluppo del settore”.