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Smart grid italiane, come regolarle?

Smart grid italiane, come regolarle?

 

(Rinnovabili.it) – Promuovere l’utilizzo ottimale delle risorse, introdurre nuovi servizi e mercati locali e favorire una gestione della rete più flessibile e più adeguata.  Questi gli obiettivi che sono dietro alla progettazione delle smart grid, reti elettriche di nuova generazione in grado di facilitare il controllo della produzione di energia da fonti rinnovabili. Con la diffusione dei primi progetti pilota, l’Authority ha avuto il compito di stabilire le prime regole per questi Smart Distribution System. Per questo sul proprio sito l’AEEGSI ha pubblicato il documento per la consultazione 255/2015/R/eel recante gli orientamenti per le smart grid e in particolar modo per gli investimenti sulle reti di media tensione.

La consultazione, che rimarrà aperta fino al 20 luglio 2015, riporta come prima cosa le funzionalità innovative sperimentate nell’ambito dei progetti pilota avviati nel 2011, vale a dire: funzionalità di monitoraggio (osservabilità dei flussi di potenza e delle risorse); funzionalità di controllo (regolazione della tensione e della potenza attiva); funzionalità di protezione (telescatto e selettività logica); funzionalità relative all’impiego di sistemi di accumulo per esigenze di rete.

 

L’Autority considera anche gli aspetti relativi ad altre regolazioni tecnico-economiche definite, per i quali può emergere l’esigenza di adattamenti ed integrazioni, e illustra gli orientamenti relativi a:

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