(Rinnovabili.it) – Il settore delle smart grid italiano possiede un potenziale di ben 10 miliardi di euro. E’ quanto rivela oggi uno studio commissionato da Anie Energia al Politecnico di Milano. Nel documento sono riportate le previsioni di sviluppo del comparto elaborate in base dati storici degli ultimi anni e dei piani di sviluppo rete degli operatori. Si scopre così che sono stati pianificati interventi su Cabine Primarie e Cabine Secondarie esistenti e su nuove installazioni “intelligenti” per oltre 8 miliardi di euro; più in dettaglio, lo studio stima la realizzazione sulla complessiva rete di distribuzione nazionale di 100 – 200 nuove Cabine Primarie e circa 25.000 – 50.000 nuove Cabine Secondarie, per un potenziale di investimento che va da un minimo di 3 miliardi di euro fino ad un massimo di addirittura 10 miliardi a seconda dello scenario di riferimento: un quadro normativo e regolatorio che non crei o meno condizioni favorevoli allo sviluppo delle smart grid.
“L’Italia è senz’altro all’avanguardia sia dal punto di vista regolatorio che da quello normativo – afferma Matteo Marini, Presidente di ANIE Energia – ma per una completa applicazione su scala nazionale delle smart grid c’è ancora molto lavoro da fare. Si impone infatti un ripensamento delle modalità di protezione, gestione e regolazione delle reti di distribuzione, che devono passare da passive ad attive. È questa la strada strategica da percorrere per rendere indipendente il nostro Paese e per portare i costi dell’energia a livelli competitivi anche in Italia”. E’ oggi quanto mai evidente che il forte aumento della penetrazione dell’energia green nel sistema elettrico abbia bisogno nuove e più evolute modalità di gestione della rete. In questo contesto sottolinea Marini, sarà importante realizzare una robusta cooperazione tra industria e utilities al fine d’indirizzare il processo di realizzazione in un’adeguata economia di scala ed una standardizzazione coordinata a livello Paese.