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Smart grid, i fornitori energetici europei ci provano

(Rinnovabili.it) – Loro sono tutti grandi nomi del comparto elettrico europeo, decisi ad accorciare i tempi tecnologici necessari per portare le smart grid sul mercato di scala. Nasce così GRID4EU, progetto per lo sviluppo e dimostrazione di soluzioni di distribuzione energetica intelligente all’interno del Vecchio Continente. Coordinato dalla francese Erdf e sotto la direzione tecnica di Enel, GRID4EU vede coinvolti altri 4 società energetiche – la tedesca RWE, la spagnola Iberdrola, la svedese Vattenfall, e la ceca CEZ – ed un consorzio di 28 partner di 12 Paesi dell’Unione Europea. L’iniziativa implementerà 6 progetti dimostrativi – integrati in uno solo – capaci di offrire soluzioni innovative facendo fronte ai limiti esistenti nelle reti elettriche attraverso l’integrazione su larga scala della generazione distribuita, il miglioramento dell’efficienza energetica, l’abilitazione e l’integrazione della domanda attiva (active demand) e dei nuovi utilizzi dell’energia elettrica.

Per i prossimi quattro anni ognuna delle società coinvolte porterà avanti nel proprio paese d’origine uno specifico progetto pilota, condividendo ricerca ed esperienze con gli altri partner. In Francia, il progetto NiceGrid avvierà un nuovo tipo di “eco-quartiere” vicino all’aeroporto di Nizza, ed entro i 10.000 ettari di “Eco-Valley”, sperimentando la funzionalità di micro-grids integrate con impianti fotovoltaici domestici; In Germania, RWE si concentrerà sul monitoraggio di una rete di media tensione nella Renania al nord mentre Iberdrola cercherà di ottimizzare il sistema di contatori intelligenti (che consentono il controllo remoto della domanda e dell’offerta di energia elettrica) di Castellon, cittadina vicino a Valencia. In Italia, Enel, si focalizzerà sull’integrazione della rete con la generazione da rinnovabili attraverso sistemi di controllo avanzato. Il progetto sarà realizzato nell’area della provincia di Forlì-Cesena, insieme ad altri 4 partner (Ricerche sul Sistema Energetico, Selta, Siemens e Cisco). L’iniziativa e avrà un costo di 54 milioni di euro di cui 25 finanziati dalla Commissione europea e il resto dal settore industriale.

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