Hera e Enel hanno dato il via al progetto pilota che coinvolgerà 5000 utenze sperimentando la gestione razionale della domanda e dell'offerta energetica
La rete di trasmissione del futuro, progetto che avrà una durata di due anni, dovrà essere in grado di gestire in maniera flessibile la domanda e l’offerta elettrica proveniente dagli impianti che sfruttano fonti energetiche rinnovabili che variano la produzione influenzate dal meteo, come accade per i moduli fotovoltaici. La rete quindi sarà in grado di dialogare con i consumatori e gestire domanda e offerta, consapevole di quanta energia ha a disposizione e di quali siano i reali bisogni degli utenti.
La cabina primaria di Pavullo, cuore del progetto pilota, si occuperà di servire le zone di Polinago, Montese, Zocca, Marano, Serramazzoni, Lama Mocogno e Sestola dove l’obiettivo è trasformare la rete da passiva a attiva e quindi “smart”, divenendo un sito rappresentativo che servirà 5.000 utenze, e un esempio di cosa questo tipo di tecnologia può rappresentare per i consumatori e le imprese. “Si tratta di un progetto estremamente importante” spiega Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Hera. “Oltre a portare benefici ai clienti, soprattutto in previsione di un allargamento delle tecnologie a tutta la rete, conferma la capacità d’innovazione di Hera. Una capacità riconosciuta anche da partner del livello di Enel, che ha deciso di sviluppare, insieme a noi, sistemi che nei prossimi anni faranno evolvere in modo sostanziale la distribuzione dell’energia elettrica nel nostro Paese”.