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Eurelectric: ecco perché il 2024 è stato un anno record per il settore elettrico

Lo scorso anno le energie rinnovabili si sono confermate la prima fonte contribuendo al 48% del mix di generazione elettrica dell'UE. Registrati prezzi negativi 1.480 volte. Emissioni di CO2 al minimo storico

Eurelectric: ecco perché il 2024 è stato un anno record per il settore elettrico
Foto di Sorin Basangeac su Unsplash

Il 2024 è stato un anno da record per il settore elettrico europeo. Lo avevano anticipato gli ultimi report energetici della Commissione europea e lo confermano oggi i dati di Eurelectric, la federazione dell’industria elettrica europea che rappresenta oggi oltre 3.500 utility.

Nell’anno appena concluso la crescita delle fonti rinnovabili si è fatta sentire forte e chiara sia a livello produttivo che sul dato emissivo dell’Unione Europea. Al punto che, sottolinea l’associazione, il Blocco può oggi vantare il mix di generazione elettrica più pulito di sempre.

Le rinnovabili nel sistema elettrico europeo 2024

Nel dettaglio, lato produzione le fonti di energia rinnovabile hanno contributo al 48% del mix UE, per oltre 1.300 TWh. Sul risultato hanno contribuito anche i nuovi impianti eolici e fotovoltaici realizzati nella regione, vero traino delle FER comunitarie.

In progressivo calo invece le fonti fossili che nel 2024 hanno fornito solo il 28% del mix produttivo elettrico, la quota più bassa di sempre

Terzo posto per il nucleare (656,45 TWh, il 24% del totale), che continua a mostrare un trend stabile dopo la significativa flessione del 2021 causa chiusure francesi.

mix di produzione elettrica annuale nell'UE

Emissioni e prezzi dell’energia

Questa composizione produttiva unitamente ad una domanda di energia che non è aumentata dalla crisi (principalmente a causa del basso consumo industriale), ha determinato una nuova contrazione nelle emissioni.  La CO2 emessa dal settore elettrico europeo è diminuita del 13% rispetto al 2023 e del 59% rispetto al 1990, raggiungendo il minimo storico.

Ma il resoconto di Eurelectric riporta anche altri dati interessanti. Il prezzo medio all’ingrosso dell’elettricità sul mercato del giorno prima nell’UE è diminuito del 16% rispetto al 2023.. Nel dettaglio, i prezzi elettrici all’ingrosso sono scesi a 82 €/MWh rispetto ai 97 €/MWh del 2023.

La media appariva ancora più bassa – 76 €/MWh – prima dell’ultimo trimestre dell’anno, periodo in cui un’impennata dei prezzi del gas, un’elevata domanda invernale, unitamente al fattore meteo hanno fatto salire i prezzi. Si sono registrati così diversi picchi in paesi come la Germania, l’Italia o la Svezia.

Il prezzo medio all'ingrosso dell'elettricità sul mercato del giorno prima
Il prezzo medio all’ingrosso dell’elettricità sul mercato del giorno prima

Di pari passo i prezzi negativi hanno battuto un altro record: si sono verificati ben 1.480 volte a livello UE nel corso dell’anno passato. Espresso in altri termini il 17% delle volte in almeno una zona di offerta sono stati registrati prezzi negativi.

“I dati di Eurelectric – spiega Cillian O’Donoghue, Policy Director della federazione – dimostrano ancora una volta che investire in una maggiore generazione di energia rinnovabile è la strada giusta per un’economia più competitiva e decarbonizzata, ma deve essere integrato da una capacità più solida e flessibile per bilanciare la loro variabilità, limitare la dipendenza dai costosi combustibili fossili e contenere i picchi dei prezzi”.

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