L’Authority propone i propri orientamenti in materia di scambio sul posto, al fine di renderne più agevole l'applicazione anche per gli impianti già entrati in esercizio
(Rinnovabili.it) – Per superare le criticità e i nodi che il servizio di scambio sul posto ancora non è riuscito a sciogliere l’Autorità per l’Energia ha presentato una serie di proposte che mirano renderne più agevole l’applicazione. In un documento aperto alla consultazione fino al 28 settembre 2012, l’AEEG presenta delle possibili modifiche alle norme che disciplinano il servizio l’ARG/elt 74/08 (o Testo Integrato per lo Scambio sul Posto), in coerenza con il Decreto interministeriale del 6 luglio scorso. A partire dall’introduzione di una compensazione standard (calcolata sulla base di precisi algoritmi) per la retribuzione economica tra immissioni e prelievi di elettricità rilevati dai dati delle bollette di ogni singolo utente; la proposta prevede un corrispettivo unitario di scambio forfetario, differenziato essenzialmente per tipologia di punto di prelievo nella titolarità del cliente finale, per tipologia di tariffa (D2 o D3) e per tipologia di impianto (alimentato da fonti rinnovabili o cogenerativo ad alto rendimento).
Il documento prevede che per gli impianti già in esercizio le modalità rimangano quelle attuali semplificando e standardizzando però il del metodo di calcolo del contributo in conto scambio (CS). L’Autorità ritiene anche opportuno “valutare la possibilità che gli oneri generali di sistema non siano più oggetto di restituzione, almeno nei casi di impianti di futura realizzazione. In questo modo, tali oneri verrebbero sostenuti anche dagli utenti dello scambio, potrebbero essere maggiormente distribuiti e non graverebbero solo su una quantità sempre più ridotta di energia elettrica e su un numero sempre più ridotto di clienti finali”.