Rinnovabili

Connessioni Rinnovabili e saturazione virtuale della rete, un problema da risolvere

saturazione virtuale della rete
Foto di Andrey Metelev su Unsplash

Saturazione virtuale della rete, dal rischio alle soluzioni

L’installazione di impianti rinnovabili in Italia potrà anche procedere più lentamente del necessario, ma le richieste di connessione alla rete di trasmissione elettrica nazionale corrono. La mappa Econnextion di Terna, aggiornata al 31 marzo 2024, mostra ben 5.678 pratiche avviate per oltre 336 GW di potenza richiesta tra fotovoltaico, eolico a terra e in mare. Ma le dimensioni rilevanti di questo fenomeno portano con sé un rischio concreto: la saturazione virtuale della rete.

Il problema è che l’aumento esponenziale delle richieste di connessione registrato negli ultimi anni è solo in parte associato al reale sviluppo degli impianti rinnovabili. Di conseguenza, la capacità di trasporto dell’infrastruttura di trasmissione viene impegnata da quelli che l’ARERA ha definito “propositi di realizzazione“. Progetti la cui numerosità ne rende, peraltro, poco realistica l’effettiva realizzazione. Soprattutto considerando che entro il 20230 l’Italia ha un obiettivo di appena 80 GW di nuova capacità rinnovabile.

leggi anche Terna lancia Econnextion, la mappa delle connessioni rinnovabili

Saturazione virtuale della rete, il corrispettivo di prenotazione

Ben inteso: il problema è noto da tempo. La stessa Authority aveva denunciato oltre 10 anni fa la questione, emanando una delibera per frenare l’elevato numero di prenotazioni di capacità di allacciamento. Come? Determinando l’obbligo a versare un corrispettivo di “prenotazione” delle capacità di rete, restituito solo in caso di effettiva realizzazione dell’impianto o di “bocciatura” della domanda.

Tuttavia il rischio di saturazione virtuale della rete continua ad essere tangibile e per questo motivo Elettrica Futura ha inviato al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, ad ARERA e a Terna un documento di proposte finalizzato a garantire un efficace meccanismo di gestione delle richieste di connessione.

Le proposte di Elettricità Futura

 Nel dettaglio il documento individua cinque aree di intervento, chiedendo di:

  1. Commisurare il costo della connessione non solo alla capacità impegnata, ma anche alla durata dell’impegno.
  2. Determinare la decadenza delle richieste di connessioni non supportate da ragionevoli aspettative di conferma e attivazione.
  3. Prevedere per le richieste future criteri più stringenti e selettivi.
  4. Intervenire sui corrispettivi delle connessioni.
  5. Intervenire sul funzionamento dei Tavoli tecnici.

Per Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Elettricità Futura, il dato sulle domande di capacità “da una parte dimostra il forte e crescente interesse di operatori solidi a installare nuovi impianti rinnovabili in Italia, dall’altra include anche numerose richieste di connessione per progetti destinati a non essere né autorizzati, né realizzati, ma che tengono ‘virtualmente”’impegnata la capacità di rete. Pertanto, è irrimandabile l’introduzione di nuovi criteri per le domande di connessione alla rete di trasmissione in grado di garantire che i progetti con basi solide dal punto di vista tecnico e finanziario possano avere certezza di realizzazione, nell’immediato – intervenendo sulle richieste già presentate – e in futuro – intervenendo sugli iter delle nuove richieste di connessione”.

Exit mobile version