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Rinnovabili, mega impianti senza rete: la Cina affronta il problema

Tutta la produzione elettrica cinese da fonti rinnovabili dovrà essere connessa alla rete per evitare gli sprechi di energia pulita

Rinnovabili, mega impianti senza rete: la Cina affronta il problema

 

(Rinnovabili.it) – In pochissimo tempo la Cina si è accaparrata tutti i record possibili sul fronte delle energie rinnovabili. Tra mega impianti eolici e gigantesche centrali solari Pechino è oggi leader indiscusso sia per investimenti verdi catalizzati che per crescita annuale di nuova capacità pulita. Ma se si guarda più da vicino, si scopre un aspetto più preoccupante: alcune istallazioni non risultano essere allacciate alla rete elettrica nazionale, per il semplice motivo che sono state realizzate dove la rete è vecchia o addirittura non presente. O se lo sono, sono localizzati ben lontano dai centri urbani e industriali dove la domanda è maggiore, rischiando di sprecare i surplus energetici.

 

Anche se con un po’ di ritardo il Governo si è mosso per risolvere il problema ordinando alle società di trasmissione e distribuzione elettrica di fornire la connettività mancante. L’ordine è partito dalla National Energy Administration (NEA) all’indirizzo della State Grid Corp of China e della China Southern Power Grid Co che dovranno ora realizzare linee a tensione ultra alta o ultra high voltage (UHV), termine con cui vengono indicati gli impianti di trasmissione dell’energia elettrica con tensione superiore a 400 kV.

 

“La costruzione di linee UHV aiuterà il rifornimento energetico attraverso le regioni”, ha commentato Wang Yanfang, portavoce State Grid, riferendosi alla necessità di soddisfare la domanda energetica dei territori più remoti della Cina orientale. Per la trasmissione dell’elettricità in eccesso da nord e ad ovest, la Cina ha attualmente 17 linee di trasmissione UHV in esercizio o in costruzione.
I fornitori che producono energia eolica, solare, ma anche geotermica o dalle onde, spiega la NEA, potranno beneficiare del piano di piena integrazione a patto, ovviamente, che gli impianti di produzione rispettino gli standard tecnici per la connessione. Inoltre sarà più facile per gli operatori partecipare al nuovo mercato dei certificati verdi  di prossima apertura.