Infrastrutture di distribuzione elettrica, fattore abilitante per la transizione energetica
(Rinnovabili.it) – Aumentare il grado di affidabilità, sicurezza e flessibilità del sistema energetico nazionale, rendendolo le reti elettriche a prova di catastrofi climatiche e in grado di gestire quantità crescenti di rinnovabili. Questi gli obiettivi della misura M2C2.2 del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), a cui il governo italiano ha riservato oltre 4 miliardi di euro. I fondi saranno assegnati attraverso due differenti decreti, firmati ieri dal Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. L’obiettivo è potenziare e digitalizzare le infrastrutture per accompagnare i nuovi cambiamenti del settore attraverso reti elettriche intelligenti e resilienti.
“Le infrastrutture di distribuzione di energia elettrica – si legge nel PNRR – costituiscono un fattore abilitante per la transizione energetica, in quanto dovranno essere in grado di gestire un sistema di generazione radicalmente diverso dal passato e flussi di energia distribuita da parte di una molteplicità di impianti. Il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione richiede una rete di distribuzione di energia elettrica pienamente resiliente, digitale e flessibile”.
Decreto per il rafforzamento delle reti elettriche intelligenti
Il decreto sulle smart grid stanzia 3,61 miliardi di euro (di cui il 45% destinato alle Regioni del Mezzogiorno) per una serie di interventi, fornendo le regole di erogazione. La misura si compone in realtà di due linee progettuali. La prima mira a incrementare la capacità di rete di accogliere fino a 4 GW di nuova capacità rinnovabile; la seconda, ad incrementare capacità e potenza a disposizione delle utenze per favorire l’elettrificazione dei consumi energetici.
I finanziamenti sono riservati ai concessionari della distribuzione elettrica attivi in Italia. L’obiettivo sarà realizzare interventi di smart grid su 115 sottostazioni primarie e la relativa rete sottesa. Ed elettrificare i consumi (es. mobilità elettrica, riscaldamento con pompe di calore) per almeno 1,5 milioni di abitanti in aree ad alta concentrazione.
Decreto per la resilienza climatica delle reti
L’iniziativa si pone l’obiettivo di aumentare la resilienza del sistema elettrico, con riduzione sia di probabilità che di durata e entità di interruzioni di corrente in caso di stress climatici. Nel dettaglio l’investimento è finalizzato a migliorare la resilienza di circa 4.000 km di rete rispetto a fenomeni quali inondazioni, ondate di calore, cadute di alberi, ghiaccio e rischi idrogeologici. Il provvedimento mette a disposizione 500 milioni di euro (il 40% destinato alle Regioni del Mezzogiorno) di contributi a fondo perduto per i concessionari della rete di trasmissione e distribuzione.