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La rete elettrica italiana rafforza l’impegno ambientale

Nuovo protocollo tra l’operatore nazionale e l’associazione del Panda per accrescere e monitorare il livello di integrazione dei criteri ambientali nel processo di sviluppo dell’infrastruttura

La rete elettrica italiana rafforza l’impegno ambientale(Rinnovabili.it) – “Lo sviluppo della rete elettrica rappresenta un fattore determinante per la crescita del Paese, ancora di più nel difficile contesto attuale”. Non ha dubbi Luigi Roth, Presidente di Terna, del ruolo chiave che l’infrastruttura di distribuzione nazionale gioca e giocherà per lo sviluppo del paese. Né dubbi sulle responsabilità nei confronti delle ambiente. Ecco perché la società ha deciso oggi di firmare oggi il nuovo protocollo d’intesa con il WWF Italia che impegna entrambe le parti a ricercare convergenze e aspetti di comune interesse nell’analisi delle normative, dei Piani e dei provvedimenti di carattere energetico e ambientale, a livello regionale e nazionale.

 

 

L’accordo, della durata di 3 anni, è destinato ad aumentare e tenere sotto controllo il livello di integrazione dei criteri ambientali nel processo di sviluppo della rete elettrica, armonizzandolo con la strategia che l’associazione ambientalista ha avviato per la tutela degli habitat. Inoltre le parti condivideranno un piano di azioni per orientare e garantire uno sviluppo della rete orientato alla sostenibilità e mitigare i suoi impatti nelle aree naturali di elevato valore paesaggistico e naturalistico.

 

“Nella ricerca di armonizzare il più possibile le attività umane con il rispetto dell’ambiente, la collaborazione con Terna risulta strategica perché in grado di orientare e progressivamente migliorare in termini di sostenibilità ambientale lo sviluppo della rete elettrica, attraverso la riduzione dell’impatto ambientale delle linee elettriche di trasmissione”, ha detto Raniero Maggini, vicepresidente del WWF Italia. Tra le novità individuate per il raggiungimento degli obiettivi, la redazione di uno studio ambientale sui cavi marini, per valutare la compatibilità delle infrastrutture lineari marine con gli ecosistemi di mare e di costa, con particolare riferimento alle preziose distese di Posidonia; la costituzione di un tavolo di confronto per la pianificazione sostenibile delle linee elettriche; e la predisposizione di un piano di azioni concrete per ridurre le interferenze delle reti elettriche sulla biodiversità.