Crescono le nuove installazioni guidate dalla corsa al solare. Nel 2024 la produzione da FER ha contribuito per il 50,8% alla produzione totale netta italiana, in aumento rispetto al progressivo 2023 di quasi sette punti percentuali
I dati del sistema elettrico aggiornati a ottobre 2024
L’Italia delle rinnovabili non corre ma di certo galoppa. La nuova capacità FER installata nel Belpaese continua a crescere mettendo in esercizio nei primi dieci mesi del 2024 ben 6 GW di impianti. Portando così la potenza verde totale oltre i 75,1 GW. Questi i nuovi dati su produzione e consumo elettrici in Italia forniti stamane da Terna. Il nuovo report mensile sul sistema elettrico aggiorna i numeri alla fine di ottobre 2024, dipingendo un chiaro quadro sotto il profilo della generazione e della domanda.
Produzione e consumo “rinnovabile”
Quello che salta subito all’occhio è che fino al 31 ottobre 2024 le rinnovabili italiane abbiano prodotto più dei combustibili fossili. Per la precisione le green energy nostrane hanno fornito ben 112,0TWh, pari al 50,8% della produzione elettrica totale netta, nei primi dieci mesi dell’anno. In aumento rispetto al progressivo 2023, in cui la quota FER era del 44,0%.
Ma quanto “valgono” le rinnovabili sui consumi totali? Per ottenere la quota vanno considerati anche i flussi di energia attraverso i confini, o più precisamente il saldo estero tra importazioni ed esportazioni. Risulta così che da gennaio a ottobre 2024 le rinnovabili italiane hanno coperto il 42,8% dei consumi nazionali, a fronte di un 16,4% di saldo etero e un 40,8% di energia da combustibili fossili.
Confrontando la situazione attuale con quella dell’anno precedente appare subito chiaro come a crescere siano state le FER. Le fonti energetiche non rinnovabili hanno, infatti, perso oltre sei punti percentuali e anche il saldo estero ha subito una piccolissima contrazione, perdendo 0,1 punti percentuali. Il tutto mentre il fabbisogno nazionale cresceva del 2,3%.
La nuova capacita FER ad ottobre 2024
Su questo risultato gioca un ruolo anche il nuovo parco installato, che ha compensato la minore producibilità rispetto al 2023 (meno giorni di sole e vento).
Come spiegato all’inizio di articolo il comparto ha messo in esercizio 6 GW di nuova capacità FER in 10 mesi. Di questi ben 5,82 GW appartengono al solo fotovoltaico che è cresciuto del più 37% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il report di Terna conferma quanto già esplicitato negli scorsi aggiornamenti: la regione con l’incremento maggiore è il Lazio con 859 MW di nuova capacità solare aggiunta; seguono la Lombardia (più 631 MW) e la Sicilia (più 425 MW).
Sul fronte eolico invece da gennaio a ottobre 2024, la capacità in esercizio è aumentata di 555 MW, pari ad una crescita del 18% sul 2023. In questo caso sul podio regionale compaiono la Campania con più 216 MW di impianti eolici, seguita da Sicilia (più 144 MW) e Puglia (più 65 MW).
Burden sharing: i progressi regionali
Il nuovo rapporto mensile sul sistema elettrico riporta anche i progressi dei territori rispetto ai target definiti nel capitolo Burden Sharing del Decreto Aree idonee. Nel dettaglio il documento mostra la variazione netta di capacità installata (somme delle nuove installazioni, potenziamenti, dismissioni e depotenziamenti) da gennaio 2021 ad ottobre 2024 suddivisa per regione ed il relativo target progressivo ad ottobre 2024. Anche in questo caso ovviamente il Lazio appare in assoluto il primo territorio per variazione netta di potenza superiore al target.
Altro dato degno di nota, quello sui sistemi di accumulo (SdA). Da gennaio a ottobre 2024 la potenza nominale degli SdA in esercizio è aumentata di 1.740 MW, con un trend più o meno in linea con il 2023 (+1% di crescita). Nello stesso lasso di tempo la capacità è cresciuta di 4.776 MWh, facendo registrare un vero e proprio salto rispetto al progressivo 2023 (più 46,4%). Le regioni con la maggiore crescita? Lombardia (più 837MW), Piemonte (più 589MW) e Veneto (più 554MW).
Leggi qui il rapporto di Terna