Il M5S è pronto a chiedere chiarimenti sulla regolarità di procedure del progetto e spiega: “le centrali di trasformazione sono da ritenersi dei veri e propri eco-mostri”
Una decisione appoggiata oggi anche deputati della Commissione Ambiente del M5S che si dicono pronti ad agire per via parlamentare attraverso un’interrogazione ai ministeri competenti. L’obiettivo, spiega Massimo De Rosa, vicepresidente della Commissione Ambiente, è avere alcuni chiarimenti in merito “alla regolarità delle procedure e sull’opportunità di valutare soluzioni alternative che scongiurino ulteriore consumo di suolo agricolo in un territorio già intensamente cementificato”. La rete di elettrodotti e nuove stazioni elettriche attraverserebbe quaranta Comuni, tra il Novarese, il Verbano e la provincia di Milano, e secondo i deputati, le centrali di trasformazione sono da ritenersi dei veri e propri “eco-mostri”, occupanti una superficie di 115.000 metri quadrati, pari a 10 campi da calcio, in parte anche di suolo agricolo. A preoccupare, oltre al consumo di suolo e l’impatto ambientale è anche “l’atteso incremento dell’impatto da campi elettrici e magnetici e acustico”, come spiega l’amministrazione comunale di Settimo Milanese in una nota stampa. Ma le preoccupazioni delle amministrazioni locali interessate, dei gruppi di cittadini e comitati che nei giorni passati hanno proposto e trasmesso al ministero oltre 70 documenti di opposizione al progetto, non hanno finora ottenuto alcuna risposta.