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I mercati del gas e dell’elettricità UE tornano ad un’apparente stabilità

Il mercato energetico europeo torna ad essere più prevedibile rispetto al 2023 con l'accelerazione di una serie di cambiamenti strutturali positivi. L’UE si conferma come il più grande importatore al mondo di GNL

I mercati del gas e dell'elettricità UE tornano ad un'apparente stabilità
I mercati del gas e dell’elettricità UE 2024. Via depositphotos

Analisi di mercato trimestrale sui mercati gas – elettricità 2024

Sembrano ormai lontani i tempi della crisi energetica nell’Unione Europea. Dopo un 2022 turbolento e 2023 di alti e bassi, i mercati del gas e dell’elettricità 2024 sembrano aver raggiunto un’apparente stabilità. Nel primo trimestre dell’anno i prezzi sono tornati a livelli più contenuti, la volatilità si è attenuata, le rinnovabili hanno dato il meglio di sé e le importazioni sono diminuite. Rendendo tutto il panorama decisamente più prevedibile. E nonostante gli esperti di settore invitino a non abbassare la guardia, la situazione complessiva appare abbastanza rosea.

A fornire un quadro puntuale dei mercati energetici comunitari è la stessa Commissione europea con la pubblicazione dei nuovi rapporti dedicati al comparto del gas e quello elettrico. Vediamo nel dettaglio come si stanno muovendo i mercati nel Vecchio Continente.

I mercati del gas 2024

Nei primi tre mesi del 2024, scrive la Commissione Europea, “i fondamentali del mercato del gas sono rimasti solidi”. Merito di una serie di fattori, a cominciare da livelli di stoccaggio costantemente elevati, forniture stabili da gasdotto e GNL e un calo significativo dei prezzi all’ingrosso e al dettaglio. Sulla solidità hanno influito anche i consumi più bassi, in linea con gli impegni di risparmio energetico dell’UE e le maggiori quote di energie rinnovabili. 

Consumi di gas 2024

La domanda di gas nel primo trimestre 2024 è stata di 111 bmc (miliardi di metri cubi), con un calo del 2% rispetto all’anno precedente e un aumento del 16% rispetto al trimestre precedente, che riflette il normale trend invernale. Con il maggior incremento trimestrale in Lettonia (+41%). Rispetto ai dati sul consumo anno su anno, 13 Stati membri hanno registrato un aumento compreso tra il 2% minimo del Lussemburgo e il 49% della Finlandia. Per gli altri, Italia compresa, è stato evidenziato un calo compreso in un range dallo 0,5% al 10%.

I cinque maggiori consumatori di gas dell’UE? Nel primo trimestre 2024 sono stati Germania (27 miliardi di metri cubi), Italia (20 miliardi di metri cubi), Francia (12 miliardi di metri cubi), Paesi Bassi (11 miliardi di metri cubi) e Spagna (8 miliardi di metri cubi).

Produzione di gas

La produzione di gas dell’UE è rimasta stabile rispetto al trimestre precedente, con 8 miliardi di metri cubi forniti internamente. Tuttavia il dato mostra una diminuzione del 26% rispetto all’anno scorso. I Paesi Bassi sono rimasti il ​​maggiore produttore, rappresentando un terzo della produzione UE (2,7 miliardi di metri cubi, 33%), seguiti da Romania (2,4 miliardi di metri cubi, 29%) e Germania (1 miliardi di metri cubi, 1%).

Importazioni di gas

I minori consumi hanno permesso al mercato UE di registrare un calo del 5% nelle importazioni rispetto al trimestre precedente, per un totale di 70 bmc. Rispetto ai primi tre mesi del 2022 però la situazione appare abbastanza stabile con una flessione di solo l’1%. Del totale il 19% proveniva dalla Russia.

Entrando nel dettaglio l’import si divide in un 59% proveniente dai gasdotti (pari a 41 bmc), un 41% dal gas naturale liquefatto estero (29 bmc), di cui per la metà GNL statunitense. I dati sul GNL confermano per l’Unione Europea il ruolo indiscusso di maggior importatore di gas naturale liquefatto al mondo. Posizionandosi addirittura di fronte a Cina e Giappone.

Riserve di gas

I livelli di stoccaggio del gas nell’UE sono diminuiti del 29%, dal 95% al ​​68%, come media trimestrale, riflettendo i prelievi più elevati della stagione invernale. Su base annua però, il tasso di riempimento è stato di 1 punto percentuale più alto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (67%), con un trend costantemente superiore alla media dei livelli storici. 

Il prezzo del gas 2024

Nei primi tre mesi i prezzi all’ingrosso del gas in Europa hanno raggiunto una media di 27,3 euro/MWh, in calo del 33% rispetto al trimestre precedente e del 49% rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio febbraio 2024 ha registrato il prezzo minimo con 25,7 euro/MWh, paragonabile ad un livello di prezzo pre-guerra (ma non pre-rincari).

I mercati dell’elettricità UE 2024

Il rapporto UE evidenzia per il primo trimestre di quest’anno un nuovo calo dei prezzi nei mercati elettrici europei e quote di energia pulita in aumento. A differenza dei mercati del gas Ue però, in questo caso la situazione appare ancora molto lontana dai livelli pre-crisi energetica.

Consumi di elettricità

Da gennaio a marzo 2024 il consumo di elettricità nel Blocco è aumentato solo leggermente (+1%) rispetto ai livelli dell’anno scorso nel primo trimestre del 2023, toccando i 649 TWh. Nel complesso, infatti, la domanda elettrica industriale rimane ridotta a causa dei prolungati effetti della crisi energetica, così come quella per il riscaldamento, in questo caso a causa di temperature invernali più calde.

La produzione elettrica 2024

Quasi tutti i mercati elettrici europei hanno registrato una sensibile crescita della quota rinnovabile, che a livello comunitario ha raggiunto nei primi tre mesi dell’anno il 46% del mix produttivo europeo. Pari a 312 TWh. A guidare la corsa verde: l’energia fotovoltaica ed eolica con un complessivo +11% nella generazione nel primo trimestre del 2024 (+18 TWh), supportata da livelli più elevati di capacità installata. Anche l’energia idroelettrica ha migliorato la sua produzione del 26% (+22 TWh).

La generazione elettrica da combustibili fossili è diminuita del 25% nel primo trimestre del 2024, per un totale di 130 TWh immessi in rete. In totale, la generazione a carbone è diminuita del 34% (-17 TWh), mentre la produzione termoelettrica a gas dell’8% (-8 TWh).

In aumento del 4% il contributo del nucleare, per complessivi 166 TWh, per via della ripresa di alcune centrali francesi precedentemente chiuse per lavori di manutenzione.

Prezzi dell’elettricità 2024

I prezzi medi all’ingrosso dell’elettricità sul mercato del giorno prima in Europa sono stati inferiori del 44% rispetto al primo trimestre del 2023 e del 21% sull’ultimo trimestre 2023. Buoni fondamentali di mercato, prezzi del gas più bassi, maggiore produzione di energia rinnovabile e moderata domanda di elettricità, hanno contribuito al calo. L’European Power Benchmark ha registrato una media di 67 euro/MWh, con medie nazionali che andavano dal minimo di 44 e 45 euro/MWh in Portogallo e Spagna e il massimo di 92 euro/MWh dell’Italia.

I prezzi al dettaglio dell’elettricità per le famiglie UE sono diminuiti del 13% nel primo trimestre del 2024, rispetto al primo trimestre del 2023, sostenuti dal calo dei prezzi all’ingrosso. Anche i prezzi per gli utenti industriali hanno registrato un calo ma di intensità minore. Altro dato degno di nota: il numero di ore con prezzi all’ingrosso negativi nel primo trimestre del 2024 è stato superiore rispetto allo stesso trimestre del 2023.  

Prezzi del carbonio

Il report sul mercato elettrico europeo riserva un capitolo anche sui prezzi del carbonio che risultano diminuiti per la maggior parte del primo trimestre del 2024, raggiungendo minimi intorno ai 50 euro/tCO2 alla fine di febbraio 2024. Il prezzo medio trimestrale a 62 euro/tCO2 ha rappresentato un calo del 31% rispetto al primo trimestre del 2023.

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