(Rinnovabili.it) – Quali misure il Mise adotterà per agevolare e rendere economicamente conveniente l’adozione di tecnologie smart grids non solo per gli operatori elettrici, ma anche per l’utenza? Questo, in poche parole è quanto chiesto ieri dal senatore Girotto durante l’interrogazione al ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato. In questi ultimi anni il settore tecnologico delle reti intelligenti ha iniziato a prendere lentamente corpo attraverso la realizzazione di progetti pilota e best practies; ad oggi tuttavia il quadro regolatorio italiano mostra ancora un forte gap normativo. Di fronte ai ben 25 milioni di euro già investiti nel comparto – anche con il sostegno di finanziamenti europei – la mancanza di norme chiare che disciplinino il comparto ha avuto come conseguenza diretta la mancata crescita della domanda.
“L’inadempienza e il ritardo sulla definizione del quadro regolatorio tariffario da parte dell’AEEG – afferma Girotto – intralcia ogni ipotesi di crescita”. Secondo i dati offerti dallo studio “Sviluppo delle smart grids” del Politecnico di Milano, si stima infatti da un minimo di 3 miliardi di euro fino ad un massimo di addirittura 10 miliardi il potenziale di investimento in soluzioni smart al 2020.
“Quello che il Movimento 5 Stelle chiede – conclude Girotto – non sono gli ennesimi incentivi, ma la rimozione degli ostacoli alla definizioni di regole, chiare e stabili, che possano garantire gli investimenti utili per consentire al meglio lo sviluppo del settore e a promuovere la trasformazione del settore elettrico verso un modello sempre meno centralizzato, meno fossile e sempre più distribuito efficiente e rinnovabile”.