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Via libera all’interconnector più lungo del mondo fra Uk e Norvegia

Si estenderà per 730 chilometri, con una capacità di 1.4 GW. L'interconnector da record soddisferà il 14% della domanda idroelettrica britannica

Uk-Norvegia l'interconnector record del mondo

 

(Rinnovabili.it) – Sarà il più lungo interconnector del mondo e passerà sotto il Mare del Nord per unire Regno Unito e Norvegia. L’accordo è stato siglato ieri dalle società elettriche National Grid e Stanett, che hanno così stabilito di raccordare le rispettive reti con un dispositivo di interconnessione di 730 km.

Il North Sea Network (NSDN) costerà 2 miliardi e sarà finanziato congiuntamente dai due governi. Ha una capacità prevista di 1.4 GW, e sarà in grado di fornire abbastanza energia idroelettrica norvegese ai britannici da coprire il 14 per cento l’anno della domanda residenziale legata a questo specifico settore. Il collegamento partirà da Blyth, cittadina inglese nella contea del Northumberland e arriverà a Kvilldal, 200 chilometri a sud di Bergen. Secondo le previsioni, dovrebbe essere completato entro il 2021.

 

Il Regno Unito si dimostra molto attivo nell’apertura di canali di interconnessione con il continente. Sono già in funzione, infatti, un collegamento da 2 GW con la Francia e un altro da 1 GW con l’Olanda. Il governo è pronto a costruirne altri, per migliorare il bilanciamento della rete nazionale. National Grid, infatti, questo mese ha accettato di andare avanti con il progetto NEMO, un interconnector da 1GW che legherà Uk e Belgio, mentre Ofgem, authority che regola gas ed elettricità nel Paese, sta valutando l’approvazione di altri due collegamenti verso la Francia e un secondo con la Danimarca. In totale, questi tre potrebbero fornire circa 3.4 GW di potenza.

Il Segretario all’Energia e Cambiamenti climatici, Ed Davey, ha dichiarato che «La Gran Bretagna beneficerà dell’energia idroelettrica norvegese che fornisce alimentazione di backup sostenibile quando viene a mancare l’apporto dell’eolico. Ciò permetterà di far risparmiare denaro ai cittadini. Dopo la recente conferma del progetto di interconnessione NEMO con il Belgio, sono orgoglioso di dire che stiamo assistendo a un enorme aumento opzioni energetiche della nostro Paese, alla realizzazione della prospettiva di un vero e proprio mercato dell’energia e di una super rete unica in Europa».

 

Se da una parte l’Uk tenta l’abbordaggio elettrico all’Europa continentale, dall’altra sta per andare a monte un collegamento “trans-insulare” con i parchi eolici dell’Irlanda.

Di recente, i leader europei hanno sostenuto un piano dell’Unione dell’Energia per migliorare la “libertà energetica” in tutto il blocco, che potrebbe portare alla destinazione di maggiori fondi per i progetti di interconnessione. Allo scopo è stato  creato già nel 2011 il progetto Connecting Europe, che destinava 50 miliardi per infrastrutture transeuropee, tra cui 9 miliardi per quelle elettriche.