I vertici di Bruxelles non hanno cambiato rotta sulla revisione del regolamento TEN-E, che disciplina i finanziamenti pubblici per le opere infrastrutturali energetiche di rilevanza europea. Salvati i gasdotti EastMed e Melita, spazio anche al mix di idrogeno nei gasdotti
Intesa Consiglio-Europarlamento sulle nuove infrastrutture energetiche UE
(Rinnovabili.it) – C’è lo stop ai nuovi progetti fossili, ma è solo nominale date le vistose eccezioni concesse per Malta e Cipro. E c’è il via libera all’idrogeno nei gasdotti con accesso garantito ai finanziamenti fino al 2027. Consiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto alle 5 di stamattina un accordo politico sull’aggiornamento del regolamento TEN-E che disciplina le infrastrutture energetiche UE. Come largamente anticipato nei mesi scorsi, il nuovo accordo lascia ancora spazio al gas e permette all’industria fossile di restare ancora per qualche tempo nella cabina di regia della transizione energetica.
La parte più controversa riguarda i finanziamenti per nuove pipeline di respiro europeo. La regola generale chiude la porta ai nuovi progetti su gas naturale e petrolio, oltre a introdurre criteri di sostenibilità obbligatori per tutti i progetti. Ma permette una deroga per i casi di Cipro e Malta, perché “non sono ancora interconnessi alla rete transeuropea del gas”.
L’accordo dà luce verde a un progetto per paese a patto che sia in fase di sviluppo o pianificazione, abbia ottenuto lo status di progetto di interesse comune (PCI), e sia necessario per garantire l’interconnessione permanente alla rete transeuropea del gas. Criteri cuciti ad hoc per salvare il gasdotto EastMed tra Cipro e Grecia e il gasdotto Melita di Malta.
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Sul fronte dell’idrogeno, potranno accedere ai finanziamenti europei e a un iter autorizzativo più rapido, fino al 31 dicembre 2027, le infrastrutture energetiche UE basate sul gas che siano usate per trasportare o immagazzinare un mix predefinito di idrogeno e gas naturale o biometano. L’opzione del blending sarà però transitoria: la ghigliottina scatterà il 31 dicembre 2029.
Sul versante permitting, il nuovo regolamento TEN-E snellisce il processo creando un unico punto di contatto per progetto per il permesso e l’autorizzazione. Inoltre, sarà consentito ai progetti fuori dalle liste PCI, “ma per i quali un fascicolo di candidatura è stato accettato per l’esame da parte dell’autorità competente, di mantenere i loro diritti e obblighi in termini di autorizzazione più rapida”.
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