Oltre a Energy Island Bornholm, che si è accaparrata il 52% dell’importo complessivo delle sovvenzioni, l’UE ha finanziato anche altri 2 progetti sull’eolico offshore. Il 40% delle sovvenzioni è distribuito tra ammoniaca, idrogeno e CO2
![Infrastrutture energetiche transfrontaliere: dal CEF 1,25 mld euro](https://www.rinnovabili.it/wp-content/uploads/2025/02/infrastrutture-energetiche-transfrontaliere-1.jpg)
Un’iniezione da 1,25 miliardi di euro per potenziare le infrastrutture energetiche transfrontaliere. Di cui metà destinati a uno solo dei 41 progetti vincitori: Bornholm Energy Island, il gigantesco parco eolico offshore da 3 GW nel Baltico sotto bandiera danese.
Li ha stanziati l’UE attraverso il Connecting Europe Facility (CEF), il programma che finanzia progetti infrastrutturali strategici per rafforzare la connettività energetica, digitale e dei trasporti. In ambito energia, il CEF supporta la decarbonizzazione, l’integrazione dei mercati e la sicurezza dell’approvvigionamento finanziando infrastrutture energetiche transfrontaliere. Questa tornata è stata la prima a finanziare anche reti elettriche offshore, progetti su idrogeno e reti per la CO2.
Infrastrutture energetiche transfrontaliere, eolico offshore al centro
Oltre all’isola energetica nel Baltico, che si è accaparrata il 52% dell’importo complessivo delle sovvenzioni, l’UE ha finanziato anche altri 2 progetti sull’eolico offshore. Si tratta di Triton Link, un’interconnessione ibrida offshore tra Danimarca e Belgio, e di un collegamento eolico offshore nella Bretagna meridionale, in Francia.
“Si tratta di progetti chiave per fornire elettricità a prezzi accessibili per le aziende e le famiglie europee. Finora l’Europa ha solo un parco eolico offshore ibrido. Ce ne servono molti altri per costruire una rete offshore integrata. È una grande notizia che la Commissione europea stia consentendo la realizzazione di questi promettenti progetti”, afferma Vasiliki Klonari, direttore dell’integrazione del sistema energetico di WindEurope.
Gli altri progetti che riceveranno fondi CEF
Complessivamente, i progetti transfrontalieri relativi a idrogeno, ammoniaca e CO2 hanno ricevuto circa il 40% dei fondi aggiudicati in questa tornata. Solo briciole, quindi, per i 3 progetti di reti elettriche intelligenti, che hanno racimolato appena il 4% dei fondi.
“L’infrastruttura della rete elettrica e l’elettrificazione basata sulle energie rinnovabili sono fondamentali”, sottolinea Klonari. “Abbiamo bisogno di neutralità tecnologica, ma solo tra tecnologie comprovate e climaticamente neutre. Altrimenti la transizione energetica non sarà né conveniente né efficace, e l’Europa continuerà a fare affidamento sui combustibili fossili importati, compromettendo la sua sicurezza energetica”, conclude.