(Rinnovabili.it) – Il cambiamento climatico sta regalando vere e proprie sfide alla nostre infrastrutture energetiche e di comunicazione. Per essere pronti a tutti gli imprevisti del clima impazzito ma anche a quelli legati a malfunzionamenti tecnici e, perché no, ad attacchi hacker, è nato un progetto ad hoc che riunisce istituti di ricerca, università e gestori di rete a livello internazionale. L’obiettivo? Rafforzare la sicurezza delle reti e la capacità di risposta delle infrastrutture elettriche, del gas o di telecomunicazione alle criticità dettate da eventi naturali, da guasti o interventi umani.
I risultati dell’iniziativa sono stati presentati in un workshop Roma organizzato dall’ENEA, partner italiano assieme a SELEX del Gruppo Finmeccanica. “A fronte di evento naturale avverso, di guasti o anche di attacchi informatici, il buon funzionamento e la capacità di gestione dell’evento sono fondamentali per non mandare in tilt tutto il sistema. Inoltre, l’ingente produzione da fonti rinnovabili e l’evoluzione verso le smart grids rendono più ‘vulnerabile’ il sistema. Da qui –spiega il ricercatore ENEA Michele Minichino– l’importanza di sistemi avanzati per ridurre i rischi e ottimizzare l’efficienza delle reti e degli SCADA (Supervision And Data Acquisition) che sono il ‘sistema nervoso’ delle infrastrutture”.
Nel dettaglio l’agenzia italiana sta realizzando un centro di simulazione distribuito tra la Casaccia, Palermo e Bari dove saranno eseguiti scenari di pianificazione e di esercizio di reti elettriche attive con generazione distribuita e sistemi di accumulo. Nella sperimentazione faranno capolino anche le reti idriche e quelle del gas. Il modello sviluppato dall’Enea permette il rilevamento precoce, l’analisi e la mitigazione degli attacchi informatici al fine di migliorare l’efficienza, la resilienza, mitigando disastrosi effetti domino.