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Giovannini: Ponte sullo stretto di Messina? In arrivo ‘nuove informazioni’

Il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini invitando a prendere in considerazione quanto viene formulato dal rapporto della commissione di esperti in arrivo. “La mia speranza è che si prenda in considerazione questa analisi”. L'opera sarebbe esclusa dalle opere finanziate dal pacchetto di risorse europee in arrivo con il Recovery fund

Ponte sullo stretto di Messina
Credits: https://www.mit.gov.it/

Sul Ponte sullo stretto di Messina “aprire dibattito pubblico”

di Tommaso Tetro

(Rinnovabili.it) – Nuove informazioni ed elementi che devono considerare molti punti di vista diversi. Con queste motivazioni il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini parla di quanto contenuto nella relazione della commissione di esperti sul ponte sullo stretto di Messina – che in ogni caso sarebbe escluso dalle opere finanziate dal pacchetto di risorse europee in arrivo con il Recovery fund – invitando a prendere in considerazione quanto viene formulato: “La mia speranza è che questo dibattito prenda in considerazione questa analisi, e poi si svolga un dibattito pubblico anche alla luce dei nuovi dati. Discuteremo una volta che il rapporto sarà reso pubblico”.

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Il capitolo Recovery apre la strada alle politiche da aggiornare e mettere a regime con l’Ue, tanto che – dopo aver incontrato il vicepresidente della commissione Europea Frans Timmermans – il ministro Giovannini racconta della necessità di ‘allineare’ il semestre europeo all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile.

Abbiamo parlato del fatto di allineare il semestre europeo, che è quello in cui si allineano le politiche fiscali dei paesi dell’Ue, all’Agenda 2030 che è stata incorporata in qualche modo dal Next Generation EU – osserva – e che quindi deve guidare tutte le politiche, non solo quelle economiche. L’anno scorso con la pandemia il semestre è stato un po’ sospeso, quest’anno con i Paesi che presentano i Piani di ripresa e resilienza non ci saranno raccomandazioni specifiche per Paese, ma l’anno prossimi si dovrebbe finalmente andare a regime e quindi abbiamo discusso di come valutare l’effetto dei Piani nazionali per far sì che la prossima discussione non riparta da zero, ma costruisca sui risultati attesi dai vari Paesi”.

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Il capitolo dedicato al Ponte sullo stretto di Messina: “Questa commissione di esperti molto molto qualificati ha completato questo lavoro” che “ha preso in considerazione diverse ipotesi e ha tratto delle conclusioni che verranno rapidamente inviate in Parlamento e al dibattito pubblico”. Poi chiarisce che in ogni caso i fondi europei del Next Generation EU non potranno essere usati per il Ponte: “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è chiuso, è andato a Bruxelles, e fine delle trasmissioni. E come ho detto nelle scorse settimane non sarebbe stato possibile inserirlo, anche se qualcuno avesse voluto, perché le scadenze sono il 2026 con le opere in esecuzione. Dopodiché ci sono altri fondi se il Paese deciderà di andare in questa direzione”.