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Gruppo FS, le fonti rinnovabili copriranno il 40% del fabbisogno 2031

Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane presenta il Piano Industriale 2022-2031 rilanciando gli obiettivi di sostenibilità. A partire da 1,6 miliardi di euro di investimenti in 2 GW di impianti rinnovabili

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Credits: FS Italiane

Fonti rinnovabili, efficienza energetica e innovazione nella visione strategica di FS Italiane

(Rinnovabili.it) – Nel giro di 7 anni il 40% dei consumi elettrici del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane sarà coperto da fonti rinnovabili. Questo uno degli obiettivi verdi inseriti nel nuovo Piano Industriale 2022-2031. La strategia è stata presentata ieri a Roma dalla Presidente di FS Italiane, Nicoletta Giadrossi e dall’Amministratore Delegato, Luigi Ferraris, annunciando per l’occasione anche la nuova struttura organizzativa.

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Per il Gruppo si prospetta un’accelerazione in direzione della transizione ecologica con un rafforzamento delle sinergie di tutte le aziende di FS italiane. Un percorso decennale che mira direttamente a sostenibilità, accessibilità e integrazione, sostenuto da oltre 190 miliardi di euro in investimenti. Di questi, 1,6 miliardi saranno destinati allo sviluppo delle fonti rinnovabili. Il Gruppo intende infatti aumentare la propria capacità di autoconsumo installando entro 2031 altri 2 GW di impianti alimentati a fer. Per una produzione stimata di circa 2,6 Th di elettricità l’anno. A ciò si aggiungeranno attività di efficientamento e riduzione dei consumi; e un impegno a lungo termine per divenire carbon neutral entro il 2040.

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 “Il Piano Industriale 2022-2031 intende imprimere un’accelerazione agli investimenti e, con una visione di lungo periodo, dare maggiore certezza all’esecuzione delle opere nei tempi previsti”, ha dichiarato Ferraris. “Lavoriamo per rendere le nostre infrastrutture sempre più moderne, interconnesse e resilienti e i servizi di mobilità calibrati sulle diverse esigenze dei nostri clienti. Intendiamo promuovere un trasporto collettivo multimodale, e più sostenibile anche in ambito urbano, raddoppiare la quota di trasporto merci su ferrovia, contribuire alla transizione ecologica non solo rendendo più attrattivo l’uso del treno, il mezzo più ecologico per eccellenza, ma anche autoproducendo da fonti rinnovabili almeno il 40% del nostro consistente fabbisogno energetico.

La strategia, prosegue l’ad prevede, anche “l’assunzione nel suo arco temporale di 40mila persone e vede proprio nelle persone il suo principale fattore abilitante, insieme all’innovazione, alla trasformazione digitale e alla connettività. Inizia per noi tutti un Tempo Nuovo e sono certo che proprio le nostre persone, oggi come ieri, sapranno trasformare questo piano in realtà, mostrandosi all’altezza delle sfide che ci attendono”.