Per mantenere la rete in sicurezza contro i picchi produttivi la società, a partire da 1° agosto, ridurre a zero la produzione degli impianti fotovoltaici ed eolici a partire dai 100 kW
(Rinnovabili.it) – La produzione delle rinnovabili non programmabili crea delle situazioni temporanee di criticità nel funzionamento del sistema elettrico primario? Un primo provvedimento per fronteggiare le potenziali problematiche a breve termine potrebbe essere secondo Terna la Procedura per la Riduzione della Generazione Distribuita in condizioni di emergenza del Sistema Elettrico Nazionale (RIGEDI) che prevede, in situazioni di criticità, di ridurre a zero la produzione degli impianti eolici e fotovoltaici.
L’operatore ha pubblicato per la consultazione dei soggetti interessati, un nuovo aggiornamento al Codice di rete che definisce le modalità di attuazione della riduzione della produzione da impianti di generazione distribuita connessi alle reti elettriche di media tensione (MT) a partire dal 1° Agosto 2012. L’obiettivo, si legge nel documento, è quello “di consentire a Terna di garantire la sicurezza del sistema elettrico anche attraverso i servizi di bilanciamento e riserva, laddove si verifichino situazioni di riduzione di capacità regolante del sistema elettrico nazionale e come tali potenzialmente critiche”. Le prescrizioni contenute si applicano agli impianti di generazione che presentano contemporaneamente le seguenti caratteristiche:
- sono connessi alle reti MT di distribuzione;
- sono impianti non programmabili alimentati da fonte rinnovabile fotovoltaica ed eolica;
- immettono in rete tutta la produzione, al netto dei servizi ausiliari;
- presentano potenza nominale dei gruppi di generazione maggiore o uguale 100 kW.
Gli operatori di impianti telecontrollati avrebbero un preavviso di un’ora, quelli invece connessi con linee non dedicate sulle quali sono presenti anche impianti di consumo 7 giorni.