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Fase transitoria TIDE, approvate alcune modifiche

Fase transitoria TIDE, approvate alcune modifiche
Foto di Holger Schué da Pixabay

Arrivano le ultime modifiche al Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico (TIDE), che dal partire dal 1° gennaio 2025 sostituirà il vecchio regolamento del dispacciamento elettrico nazionale (deliberazione 111/06). Le aggiunte, frutto della condivisione delle evidenze riportate dal GME nella comunicazione 2 ottobre 2024, ampliano il testo che passa così dai suoi 28 articoli a 30, più un numero elevato di numero di commi.

Le novità? Si amplia la platea dei progetti pilota che non cessano di produrre effetti dalla data di avvio della fase transitoria del TIDE. Accanto al progetto UVAM e quello sulla riserva ultra rapida di frequenza, si affianca anche il progetto pilota regolazione di tensione. Il testo riporta quindi che le Unità di Produzione (UP) contrattualizzate nell’ambito di tale iniziativa mantengano la remunerazione prevista dal contratto in essere fino alla sua naturale scadenza. E siano automaticamente qualificate per il servizio di controllo dei profili di tensione e dei flussi di potenza reattiva sulla Rete di Trasmissione Nazionale.

Vengono incluse del TIDE anche le disposizioni inerenti al riconoscimento della priorità di dispacciamento relativa agli impianti di cogenerazione ad alto rendimento per far sì che non perdano di efficacia dal 1° gennaio 2025. Per il primo anno di esercizio il responsabile del bilanciamento (BRP) dovrà richiedere al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) la valutazione preliminare. Nella richiesta si dovrà evidenziare anche la data attesa di entrata in esercizio a partire dalla quale intende usufruire di tale ordine di priorità, dandone comunicazione anche a TERNA.

In caso di esito positivo della valutazione preliminare, all’unità di produzione è attribuita la tipologia  UP di cogenerazione ad alto rendimento alimentate da fonti non rinnovabili. E “l’ordine di priorità è riconosciuto al portafoglio zonale in cui è inclusa l’UP a decorrere dalla data di entrata in esercizio fino al termine dell’anno.”

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Terna ha ritenuto anche opportuno calcolare le movimentazioni eseguite da ciascuna unità abilitata al netto dell’energia erogata a titolo di Frequency Containment Reserve (FCR) e riserva ultra-rapida di frequenza in modo tale da “enucleare le sole movimentazioni eseguite a seguito di attivazioni disposte da Terna sul MBR [Mercato di Bilanciamento e Ridispacciamento], in coerenza con la determinazione dei programmi di movimentazione”; in questo caso l’energia viene contabilizzata nell’aggiustamento dello sbilanciamento e, di conseguenza, nei corrispettivi di compensazione.

Viene inoltre previsto di non applicare per il biennio 2025-2026 le tipologie di unità di consumo (UC) del TIDE. Gli esercenti il servizio di salvaguardia, spiega ARERA, continueranno a stipulare due distinti contratti di dispacciamento in prelievo e non è quindi necessario procedere alla distinzione delle UC all’interno del contratto. La classificazione delle UC nelle tipologie partirà quindi dal 1° gennaio 2027. 

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