di Paolo Travisi
Dal 19 giugno è iniziato ESI Resource Aggregation di Terna
Quarta tappa del programma Energy System Innovation (ESI), lanciato da Terna con l’obiettivo di sperimentare le tecnologie di nuove potenziali risorse di flessibilità per il sistema elettrico degli anni a venire. Si chiama ESI Resource Aggregation, la quarta iniziativa, partita il 19 giugno scorso, completamente focalizzata sull’aggregazione di risorse distribuite di flessibilità – dai veicoli elettrici alle batterie distribuite, dagli impianti di condizionamento e pompe di calore alla produzione di energia rinnovabile – al fine di valutare il loro contributo potenziale a supporto della gestione del sistema elettrico.
Obiettivo mix energetico e decarbonizzazione
Il programma ESI – avviato da Terna già nel 2022 – rientra nella strategia di medio-lungo periodo dell’azienda di raggiungere importanti quote di mix energetico del sistema già entro il 2030, in cui si rende necessario il raggiungimento di un duplice obiettivo: coniugare la riduzione della potenza termoelettrica dispacciabile ed allo stesso tempo approfondire il potenziale di flessibilità delle nuove risorse energetiche distribuite, sia a livello di singola risorsa che come aggregati. L’obiettivo finale, come sempre, come target nazionale ed internazionale, è la decarbonizzazione.
In cosa consiste Resource Aggregation?
In quanto programma di sperimentazione di risorse e soluzioni possibili, ESI Resource Aggregation, Terna ha avviato una fase preliminare, chiamata Call For Input, (che rimarrà aperta) con l’intento di raccogliere il maggior numero di informazioni di natura tecnica ed idee, proprio dai diversi operatori del settore della flessibilità distribuita e dai Balancing Service Provider (BSP) a cui è rivolto il programma, in merito alle modalità con cui potrebbe essere fornito un nuovo servizio innovativo. La fase sperimentale, infatti, si annuncia propedeutica alle varie attività in campo, che Terna intende portare avanti con i soggetti interessati nell’ottica di consolidare le aspettative sul loro ruolo nel percorso di integrazione delle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER).
Come partecipare alla Call for Input
Trattandosi di una fase preliminare – principalmente rivolta a tutti i soggetti attivi nel settore della flessibilità distribuita come costruttori delle tecnologie energetiche (Original Equipment Manufacturer), fornitori di tecnologia per la flessibilità, aggregatori (Balancing Service provider), venditori di energia nel segmento retail – come contributo Terna richiede la compilazione di una survey disponibile nella sezione “Documenti di progetto”, che sarà trattata con la massima riservatezza. Per ricevere maggiori informazioni sull’ESI Resource Aggregation, è possibile scrivere anche all’indirizzo programma_esi@terna.it
Le tre iniziative precedenti del programma ESI
Nel 2022, come abbiamo detto, Terna ha dato inizio a questo percorso con l’obiettivo di testare e promuovere le varie iniziative volte ad innovare il sistema energetico italiano, nell’ottica di raggiungere una crescente integrazione delle risorse di maggiore valore per la rete elettrica, attraverso fasi di sperimentazioni a livello di singola risorsa e di aggregato.
Il primo progetto, ESI E-Mobility, ha riguardato i veicoli elettrici come possibile risorsa di flessibilità per il sistema e ha coinvolto alcuni tra i principali stakeholder tecnologici del settore dell’automotive, autotrasporto ed aziende manifatturiere collegate allo sviluppo di soluzioni ed infrastrutture di mobilità elettrica per lo sviluppo di testing nella fornitura di servizi di flessibilità, nell’ottica di quella che si prevede, in futuro, l’adozione di massa di mezzi con tecnologie EV e EVSE.
Nel secondo progetto ESI Heating & Cooling, Terna ha puntato sugli asset termici residenziali con lo scopo di verificare le reali potenzialità di flessibilità nelle diverse tecnologie di riscaldamento e raffrescamento di tipo residenziale.
Infine nel terzo progetto ESI Grid Forming, Terna ha preso in esame le tecnologie inverter-based, come gli impianti di generazione rinnovabile e di accumulo elettrochimico, controllate in modalità “grid forming”, intendendo tutti quei sistemi di generazione, connessi alla rete elettrica mediante inverter, in grado di assumere un ruolo attivo nel mantenere la stabilità della rete elettrica; anche in questo caso l’obiettivo progettuale era comprendere il reale contributo nel supporto della gestione del sistema elettrico.