Rinnovabili • Domanda energia data center in Europa: tra 5 anni, +160% Rinnovabili • Domanda energia data center in Europa: tra 5 anni, +160%

La crescita di data center e dell’IA farà deragliare la transizione energetica dell’Europa?

In 5 anni rischiamo di avere 8 volte più emissioni e il 160% di domanda energetica in più se non facciamo attenzione a come alimentiamo i data center

Domanda energia data center in Europa: tra 5 anni, +160%
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Entro il 2030, la domanda di energia dei data center in Europa (Gran Bretagna inclusa) raggiungerà i 287 TWh. L’equivalente dei consumi della Spagna intera nel 2022. Un aumento del 160% rispetto al 2022, trainato in gran parte dalla crescita dell’uso dell’intelligenza artificiale. La curva è problematica per qualsiasi scenario di alimentazione di tale domanda (anche se in modo diversi). E dovrebbe essere al centro della pianificazione nazionale ed europea.

Domanda di energia dei data center in Europa: 2 scenari

L’avvertimento arriva dalla coalizione Beyond Fossil Fuel, che pubblica un rapporto in cui analizza due scenari possibili. Uno basato sul business as usual e uno più ambizioso.

Lo scenario di base ipotizza che l’energia necessaria ai nuovi data center sarà fornita principalmente da gas fossile, per una quota del 61%. Con quali conseguenze? Secondo il rapporto, ciò comporterà un aumento di 121 milioni di tonnellate di CO2 equivalente tra il 2025 e il 2030.

Rallentando, quindi, gli obiettivi di decarbonizzazione. L’incremento sarebbe pari a +3,55% rispetto ai livelli di emissioni dell’UE del 2023. O, ancora, le emissioni aggiuntive dovute ai consumi di energia dei data center in Europa sarebbero pari a oltre 1/3 di quelle che produce oggi un paese come l’Italia.

L’altro scenario ipotizza, invece, una penetrazione vasta e capillare delle fonti rinnovabili, che riesca a coprire il 100% dei consumi dei data center. In questo caso le emissioni di gas serra crollerebbero. Ma anche un’alimentazione completamente rinnovabile porrebbe problemi. Ci sarebbe infatti il rischio di sottrarre rinnovabili ad altri settori. I data center assorbirebbero fino al 20% delle nuove fonti rinnovabili, riducendo la disponibilità per il trasporto elettrico e l’industria.

Trasparenza e impegno verso le rinnovabili, i 2 cardini per ripulire i data center

Come se ne esce? Beyond Fossil Fuels sottolinea l’importanza di lavorare a un impegno per data center 100% fossil-free. Le aziende devono garantire che ogni nuova struttura sia alimentata esclusivamente da energia rinnovabile.

E qui serve l’impegno anche e soprattutto da parte di Big Tech. Parola d’ordine: trasparenza. Che oggi manca. Il report ricorda il caso di Microsoft. L’azienda prevede di consumare 44 TWh entro il 2030, ma gran parte della sua energia “rinnovabile” proviene da certificati senza un reale impatto sulla riduzione delle emissioni. Il rischio è un’espansione dei data center che mantiene alta la dipendenza dai combustibili fossili.

Le aziende, chiede il rapporto, devono pubblicare previsioni dettagliate di domanda energetica e mix di approvvigionamento. L’energia rinnovabile per i data center deve essere nuova e addizionale, non presa da quella già pianificata. Serve poi un matching energetico orario 24/7: i data center devono garantire una copertura reale con rinnovabili su base oraria, evitando il greenwashing con certificati. Da ultimo, i governi devono iniziare a impegnarsi nella pianificazione sostenibile dell’espansione dei data center, per allinearla agli obiettivi climatici.

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